Svalbard

L’arcipelago delle Svalbard. Ho scoperto che aprire Google Maps e fare lunghe passeggiate nel mondo non è solo uno dei miei passatempi preferiti, ma un’abitudine che accomuna molte più persone di quante potessi immaginare.

L’ultima volta puntavo verso Capo Nord e l’itinerario del mio omino arancione contava già circa 4000 km. Ma qualcosa di affascinante mi portava più a nord. Le isole Svalbard sul 78esimo parallelo.

Ho mille motivi per raggiungerle, primo tra questi  è che su queste isole vivono più orsi che persone, 3000 plantigradi contro scarsi 2600 bipedi.

Segue poi il sogno di vedere l’aurora boreale nel bel mezzo del nulla, il doversi spostare necessariamente in barca o motoslitta data l’assenza di strade che collegano le città l’una all’altra e la possibilità di visitare lo Svalbard Global Seed Vault, un enorme caveau scavato all’interno di una montagna che mantiene congelati  circa 300 milioni di semi provenienti da tutto il mondo, con un totale di 840 mila esemplari di piante.

Colori meravigliosi, pochi esseri umani, il che è spesso un vantaggio, natura, credo che lavorando un po’ sulla resistenza al freddo potrei anche farci un pensierino. E voi?

 

Sara Torello

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