Dal Ministero accreditamento temporaneo solo su alcuni corsi; gli studenti costretti a specializzarsi altrove

Mancano pochi giorni all’inaugurazione del nuovo anno accademico, quando un terremoto improvviso fa tremare l’intero settore di formazione post laurea in medicina dell’ateneo teatino, nel quale sei scuole di specializzazione su 40 subiscono la dura bocciatura del Ministero. Altri corsi (circa 20) hanno ricevuto solo un accreditamento temporaneo in attesa del giudizio definitivo da parte delle istituzioni.

Le scuole di specializzazione sospese sono quelle di Farmacologia e Tossicologia, Ematologia, Oncologia medica, Otorinolaringoiatria, Chirurgia pediatrica, Medicina fisica e riabilitativa. Così ha decretato il Ministero in seguito ad un’attenta analisi dei documenti richiesti all’ateneo, documenti che, alla fine, non sono riusciti a dimostrare se questi corsi di specializzazione avessero i requisiti minimi per essere certificati. Una decisione ministeriale  che lascia perplessi i docenti del dipartimento di Medicina, i quali invitano a riflettere sui  criteri di valutazione adottati dalle istituzioni e sul fatto che tutto avvenga senza nessuna informazione preventiva impedendo il rispetto di adeguamenti possibili entro l’inizio del nuovo anno accademico. Il professor Mario Di Gioacchino, responsabile di questo settore, indica due principali soluzioni che eviterebbero lo smantellamento di un dipartimento come quello di medicina, sinora ritenuto motivo di prestigio dell’Università Gabriele d’Annunzio: ampliamento del corpo docenti tramite l’aggiornamento della politica di reclutamento di professori e ricercatori, e la convenzione di alcune di queste scuole di specializzazione con l’Agenzia sanitaria regionale e con l’Asl.

Il professor Di Gioacchino, accompagnato dal prorettore vicario Augusta Consorti, sarà a Roma martedì prossimo per un’audizione ministeriale dalla quale si attendono ulteriori aggiornamenti. Al momento grande è la delusione: l’Università d’Annunzio rischia di perdere molti studenti che vedono sfumare la possibilità di completare il proprio percorso di specializzazione all’interno dell’ateneo teatino.

Romboweb Abruzzo – Claudio Tucci

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