Anche i docenti della d’Annunzio parteciperanno allo sciopero dal 28 agosto al 31 ottobre. A rischio la sessione d’esami in cui verrà garantito un solo appello.

A seguito del blocco degli stipendi, del turnover, e per via del divario economico che separa le vecchie dalle nuove generazioni, più di 5400 docenti e ricercatori hanno aderito all’iniziativa che prevede l’astensione dallo svolgere esami nella prossima sessione autunnale.

Nella sessione di esami dell’anno accademico 2016-2017 i professori aderenti si asterranno dal tenere il primo degli appelli già programmati che cadano all’interno del periodo 28 agosto-31 ottobre 2017. I docenti aderenti specificano che tutti gli esami corrispondenti verranno spostati all’appello successivo che si terrà regolarmente e tutte le altre attività istituzionali verranno garantite. A rischio gli esami nei calendari in cui sia previsto un solo appello: in quel caso il docente non svolgerà l’esame ma verrà richiesto un appello straordinario trascorsi 14 giorni dalla data prevista inizialmente. Nel rispetto dell’intervallo di due settimane che deve separare le date di appello.

Lo sciopero prende le mosse dall’iniziativa del Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria, nato per dare una voce ai professori universitari che, alla luce delle riforme economiche in atto dal 2014, ritengono di non aver ricevuto il trattamento economico adeguato da parte dello Stato. Il movimento è sorto per l’impegno di Carlo Vincenzo Ferraro, docente del Politecnico di Torino, coordinatore del movimento stesso che rende nota la lettera di proclamazione con tutti i firmatari.

Nonostante la situazione sia ancora in evoluzione, i rappresentanti (360 gradi) pubblicano un comunicato stampa in cui dichiarano di porsi come mediatori a tutela degli studenti per non vedere contrarre i loro diritti e la lista dei docenti firmatari dell’ateneo.

Romboweb- giornale universitario

 Jacopo Bassetta

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