Bando invariato e fondi insufficienti, Erasmus+ sempre più complesso all’Ud’A

L’Ateneo d’Annunzio anche quest’anno si è fatto attendere per la pubblicazione del bando Erasmus+ e sembra non voglia risalire la china in termini di “internazionalizzazione“. Con ben tre settimane di ritardo l’elenco dei problemi non è assolutamente cambiato anche perché il bando attuale è una copia di quello precedente.

Criticità e aspetti poco chiari

La disorganizzazione è l’aspetto dell’Erasmus che emerge tra gli studenti con maggiore frequenza. I bandi e i regolamenti sono manchevoli di riferimenti temporali precisi, le procedure risultano poco chiare. Le documentazioni hanno pagine confusionarie, manca una lista di vere e proprie domande frequenti che conducono inesorabilmente gli studenti a fare domande presso lo sportello ERASMUS.

Lotta contro il tempo: Ritardi e scadenze e fondi insufficienti

L’Ateneo sembra essere l’unico a porre la scadenza entro il 31 marzo, decisamente in ritardo rispetto ad altre università che posizionano le scadenze con circa due mesi d’anticipo. Una vera lotta contro il tempo per preparare la documentazione e spedirla alle università che dovranno ospitare gli Outgoing.

Non molto diversa è la situazione che riguarda i finanziamenti. Gli studenti affermano che altre università forniscono la copertura finanziaria anche per il viaggio. 

L’internazionalizzazione per l’Ateneo d’Annunzio è un tasto dolente che non procede a potenziarsi e innovarsi e non a caso l’Ateneo ne subisce le conseguenze, anche pesanti, in termini di classifiche Censis, nelle quali l’ambito non supera la sufficienza in termini di Internazionalizzazione.

Redazione Romboweb Abruzzo – Jacopo Bassetta

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