Lettera aperta dei rappresentanti di 360Gradi in seguito allo striscione di contestazione comparso nei pressi del Rettorato

Non si è fatta attendere la risposta dei rappresentanti degli studenti dellAssociazione 360Gradi, in seguito allo striscione di protesta comparso qualche giorno fa nei pressi del Rettorato e che portava la firma di Azione Universitaria. Lo striscione con su scritto “Magnifico. Non è tutto APP-OSTO” è stato uno strumento per criticare apertamente la ripresa della didattica all’interno dell’ateneo.

Pur essendo un argomento condivisibile anche oltre la chiara differenza ideologica delle due associazioni, i rappresentanti di “360Gradi” non ci stanno e, “penna alla mano”, hanno deciso di contattare la redazione per pubblicare una lettera aperta agli studenti in cui vengono chiariti alcuni punti fondamentali. Al grido di “Meno striscioni, più mozioni”, i rappresentanti ci tengono a precisare come l’azione politica di AU spesso si traduca solo in pamphlet propagandistici che non mirano alla soluzione del problema.

Qui di seguito, pubblichiamo integralmente la risposta dell’Associazione 360Gradi:

Meno striscioni e più delibere negli organi competenti


Cari studenti,
abbiamo visto gli striscioni dei nostri colleghi e siamo molto offesi.
I rappresentanti degli studenti dell’associazione 360 gradi stanno lavorando senza sosta in questo periodo epidemiologico per rappresentare la voce degli studenti, voce che quei colleghi degli striscioni stanno fermando all’interno degli organi preposti, facendo lavorare a singhiozzo la Consulta degli studenti che si occupa di dare parere obbligatorio su tutto ciò che fa l’università per gli studenti.
Il 13 ottobre c’è stato un Senato Accademico. È stata ribadita la volontà di una ripresa in presenza delle attività didattiche a tutti i costi, nonostante le richieste di vari corsi di studio per erogare 1/3 o integralmente la didattica in remoto a causa della mancanza di spazi didattici a cui non si può rimediare in breve tempo. Immunodepressi? Influenza? Disabilità? Spazi didattici mancanti? Non si dovrebbero avere per tutti le stesse opportunità degli altri?
La qualità didattica è stata messa da parte in tutti i sensi: i docenti sono autonomi di scegliere se registrale le lezioni o a chi concedere la visualizzazione delle stesse, complicano la frequenza delle attività didattiche in remoto perché non si è stati tra i primi a prenotare la seduta in aula e il posto non c’era per tutti. Per non parare della presenza! Come possiamo chiamare presenza la situazione attuale: 1/4 della capienza delle aule per i 2/3 della settimana! Una discriminazione dietro l’altra ai tempi di un’epidemia e un ritardo nell’organizzazione e nella gestione dell’emergenza da parte dell’Università inappropriato e a discapito degli studenti.
In questi mesi, noi ci siamo stati in smart working e ora anche in presenza e abbiamo lavorato senza sosta:
1. Abbiamo chiesto vademecum didattici chiari e Segreterie più attive nel rispondere agli studenti e nel pubblicare avvisi oltre ad aver lavorato al miglioramento di alcuni punti interni al protocollo di sicurezza anti-covid di Ateneo;
2. Abbiamo fatto richieste sul nuovo sistema contributivo, offesi  dall’aumento delle tasse, in cui abbiamo fatto garantire nuove misure di merito (che nella prima bozza mancavano), misure su isee-u per chi aveva avuto problemi economici, misure per il fondo di solidarietà studenti e rateizzazione delle rate universitarie per tutti;
3. Abbiamo ottenuto che anche le lauree fossero garantite in modalità mista e varie proroghe delle scadenze tasse e isee-u per l’a.a. 19/20 colpito dall’emergenza;
4. Abbiamo promosso Bandi per gli studenti come il bonus Erasmus da 400/600/1000 euro e i rimborsi certificazioni linguistiche in tutti i Dipartimenti rappresentati che le hanno accolte;
5. Abbiamo partecipato al Consiglio Nazionale Studenti per promuovere proposte nazionali per gli universitari su vari temi fra cui anche proposte sull’Erasmus;
6. Abbiamo sostenuto l’organizzazione e la gestione dei corsi di lingua gratuiti del CLA che sono stati seguiti da oltre cento studenti;
7. Stiamo lavorando per l’aumento dei trasporti ferroviari e degli autobus per gli studenti universitari, causa sostenuta dall’Ateneo stesso che ha predisposto un questionario di rilevazione circa la mobilità;
8. Stiamo lavorando per l’ informatizzazione delle pratiche studenti, la dematerializzazione dei servizi bibliotecari e l’apertura delle stesse a tempo pieno, fino a mezzanotte;
9. Stiamo lavorando per ottenere spazi in Ateneo per gli studenti che devono frequentare delle lezioni in remoto e sono in Università per seguire le lezioni in presenza e, altresì, abbiamo proposto soluzioni ai problemi dell’app di prenotazione per ottimizzare il servizio e garantire a tutti gli studenti il suo utilizzo;
È stato fatto tanto altro oltre quanto scritto ma è indiscutibile che ci siano tanti altri problemi da risolvere in questa Università e che la stessa debba farsene carico migliorando nell’ascolto e nell’erogazione di servizi per gli studenti che siano anche di qualità. Non basta la sola indignazione verso un sistema universitario pieno di difetti, non bastano le promesse ed è irrispettoso ricordarsi degli studenti e dei ruoli di rappresentanza quando la campagna elettorale del rinnovo della rappresentanza studentesca è ormai prossima.
Bisogna mettere fine alle polemiche vuote, all’antipolitica del non dialogo con chi non fa parte della stessa associazione. I fatti si fanno in università, partecipando attivamente ai consigli di corso, ai dipartimenti, convocando la Consulta degli studenti e deliberando pareri, richieste e proposte. Quindi, meno striscioni e più mozioni!
Con affetto e sempre per rappresentarvi

I Rappresentanti degli studenti dell’Associazione 360Gradi.

di Redazione

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