Martedì, durante il Senato accademico, Sergio Caputi ha bocciato l’ipotesi di trasferimento dell’università nell’area Ex Cofa

Rettore Sergio Caputi

Troppe polemiche, troppi problemi, molti dubbi.
Martedì, durante la seduta del Senato accademico, il Rettore Caputi mette un punto finale sulla questione “Università del mare”: bocciata l’ipotesi del trasferimento del polo pescarese nell’area dell’Ex Cofa.

La proposta ha acceso il dibattito politico arrivando a spaccare il Consiglio comunale di Pescara in due, soprattutto dopo l’inserimento nel DUP, da parte di Masci, di un emendamento per dare il via libera all’Università allegando anche il progetto della Casa dello studente.
Gli ostacoli, oltre al dibattito politico e pubblico, si sapevano già da tempo: gli spazi dell’Ex Cofa non sono sufficienti ad ospitare tutta la struttura universitaria con i relativi corsi di laurea, e su questo molto chiare erano state le parole dell’architetto Fusero; poi la questione ambientale, con il rischio esondazione indicato dal piano antialluvione presentato dal coordinatore Silveri e lo studio di Enea e Cnr che vede Pescara tra le città a pericolo inondazione.

Tramontata l’idea Ex Cofa, quali prospettive si aprono? Nuove ipotesi oppure si riprendono i vecchi progetti?

Ora, tutto è nuovamente in discussione. Quali strade si apriranno?
La strada scelta, almeno stando a ciò che si è detto in Senato, sembrerebbe quella di rimanere in Viale Pindaro. Una soluzione alternativa all’Ex Cofa potrebbe arrivare con l’ampliamento del Polo Pindaro, la realizzazione di una nuova biblioteca e la costruzione di un Politecnico all’avanguardia (un po’ come quello progettato dall’ABDR Associati). Ma è tutto da vedere e anche il Senato accademico si presenta diviso: un nuovo progetto, di forte impatto urbanistico oppure riconsiderare e quindi recuperare le idee passate.

Un’altra strada, di cui non si sente più parlare, potrebbe essere legata alla costruzione del “Nuovo stadio di Pescara”, proposta della vecchia giunta comunale a guida Alessandrini. Il progetto, oltre al nuovo stadio, prevedeva l’inserimento di un “polo della cultura e della conoscenza” che collegasse anche l’Università. Una specie di grande “city-campus” attorno alla Pineta Dannunziana: ma anche questo mastodontico progetto trovò molte difficoltà tra la politica locale e l’opinione pubblica, con la paura di una forte ingerenza di aziende e società private.

Nel frattempo, una cosa è certa: la sede pescarese dell’ateneo resta dove sta; l’ipotesi Ex Cofa termina qui, con il dispiacere del Sindaco Masci.

Redazione Romboweb Giornale studentesco universitario
Claudio Tucci

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