Quando fare a pezzi qualcosa la rende più bella 

Il fotografo italiano Maurizio Galimberti (1956, Como) riporta nelle sue opere fotografiche la passione per la sua terra, l’Italia. La tecnica del “mosaico fotografico”, adattata inizialmente ai ritratti e in seguito a paesaggi, città e architetture, è il tratto distintivo dell’artista. Il primo esperimento risale al 1989 quando ritrae suo figlio Giorgio. A questo seguiranno i ritratti di Michele Trussardi, Carla Fracci, fino alle star del mondo dello spettacolo odierno come Lady Gaga, Johnny Depp, George Clooney e molti altri. La tecnica adottata da Galimberti riesce a destare l’interesse di numerose aziende e società nazionali ed internazionali, facendo sì che il fotografo ottenga la possibilità di allestire mostre fotografiche in tutto il mondo. Il suo impeccabile lavoro gli ha permesso di prender parte alla giuria del prestigioso concorso fotografico “Venice Movie Stars Photography Award” in occasione della Mostra del Cinema di Venezia nel 2013.
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Il lavoro del fotografo fa leva sul fascino indiscusso che l’armonia dei nostri borghi suscita in chi li osserva, magari per la prima volta: «Ho voluto far emergere la bellezza dei luoghi, come un atto d’amore di un italiano nei confronti del suo Paese», sostiene. È proprio di amore che egli parla: rendere un’immagine in piccoli tasselli induce l’osservatore a prestare attenzione al particolare, che sia di un volto o di un paesaggio non fa differenza. 
L’omaggio all’Italia si manifesta, dunque, come viaggio tra i dettagli delle città: dalla Toscana alla Puglia, dalla Sardegna alla Sicilia, mostrando in piccoli pezzi tutta la maestosità della nostra terra.
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