Ammesso agli esami del quinto anno il 96% degli studenti. Cosa è successo alla scuola?

Il sistema di valutazione scolastico nell’ultimo decennio è cambiato molto. Le famiglie non considerano più l’incombenza di una pesante bocciatura come un “pericolo” per i propri figli. Le conoscenze di base non aumentano, i ragazzi a scuola hanno ancora difficoltà nella comprensione logica dell’italiano e delle materie scientifiche classiche come fisica e matematica. Ad aumentare però sono gli ammessi all’anno successivo e all’esame di stato.

Ma cosa è successo alla scuola negli ultimi anni? 

Nella scuola primaria, oltre alla scomparsa delle note sul registro la bocciatura rischia di fare la stessa fine, infatti è prevista in pochi ed eccezionali casi. Alle scuole medie la promozione è raggiunta anche anche in caso parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento.

Per le scuole superiori il caso è diverso. Con il Decreto del Presidente della Repubblica anche definito “Dpr Gelmini 2009” si stabiliva il raggiungimento dell’ammissione con il “6/10” in tutte le materie compresa la condotta, tuttavia di questo primo passo resta poco. Ora alla bocciatura ci si arriva se l’alunno ha conseguito diverse insufficienze più o meno gravi. In tanti casi si spera nell’esito del recupero scolastico a settembre. Alla maturità si potrà invece accedere anche con una sola insufficienza con delibera motivata del consiglio di classe. 

Ai professionali si valuta il percorso individuale e la valutazione è “intermedia”.

La valutazione effettiva dell’alunno ai professionali, dalle linee guida in in arrivo, sarà intesa come “intermedia” rispetto al singolo progetto di formazione individuale dello studente, questo vuol dire che la valutazione non sarà più centrale ma sarà valutato il percorso formativo.

Bocciati 7 studenti su 100. Ammessi all’esame di stato il 96%

Gli alunni bocciati dal 2013/2014 al 2018/2019 risultano in calo dal 9,4% al 7,4% degli scrutinati. Andando per difetto significa che su 100 alunni scrutinati ne vengono bocciati 7 mentre nel 2013 erano quasi un decimo. Il 98,3% degli studenti è ammesso all’esame di terza media, un’ammissione che sembrerebbe in parte “politica” per evitare dispersione scolastica (ingiustificata assenza dalla scuola dell’obbligo) da un salto di grado di istruzione all’altro

(la dispersione scolastica in italia oltretutto è in aumento). 

Per la scuola secondaria di secondo grado gli ammessi all’esame di maturità risultano essere il 96% degli studenti

Standard puramente statistici e Standard qualitativi

Ci si chiede se le effettive competenze degli studenti siano aumentate o se si siano abbassati gli standard qualitativi richiesti. I dati optano per la seconda osservazione. Una visione della scuola che politicamente  si piega davanti a esigenze statistiche (servono maggiori diplomati in Italia/Europa) e che per questo motivo la scuola abbassa gli standard qualitativi. Tutto questo poi infarcito con quella mielosa dialettica etico-politica del “non lasciare indietro nessuno” che in questo modo non giustifica i mezzi.  

Jacopo Bassetta 

Romboweb – giornale studentesco universitario 

2 pensiero su “Tutti promossi: la scuola non boccia più”

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