L’Anagrafe Nazionale Studenti del Miur boccia l’Università di Chieti-Pescara, e l’ateneo di Foggia fa il pienone tra immatricolati e iscritti

La d’Annunzio, la più grande Università presente in Abruzzo, continua a perdere studenti.
I dati dell’Anagrafe Nazionale Studenti del Miur parlano chiaro: rispetto all’ anno accademico 2011/2012 il numero degli iscritti e degli immatricolati è in forte calo, come riportato nella seguente tabella:

Università Chieti – PescaraA.a.
2011/2012
A.a.
2012/2013
A.a.
2013/2014
A.a.
2014/2015
A.a.
2015/2016
A.a.
2016/2017
IMMATRICOLATI
(iscritti al primo anno)
4.6654.5074.2173.9593.6994.200
Riduzione in percentuale-3,4%-9,6%-15,1%-20,7%-9,7%
ISCRITTI
(agli anni successivi)
31.59529.95228.56327.61926.00225.268
Riduzione in percentuale-5,2%-9,6%-12,6%-17,5%-20,03%

La transizione dal vecchio al nuovo vertice amministrativo non ha migliorato particolarmente la situazione.
Dall’anno accademico 2011/2012, anno in cui si insediò il duo Di Ilio – Del Vecchio, alla d’Annunzio si è registrata una diminuzione del ben 20% tra gli immatricolati nell’a.a. 2015/2016, fino ad arrivare ad un leggero aumento nell’a.a. 2016/2017.
Dal 2012/2013 all’a.a. 2016/2017 l’ateneo ha perso più di 6 mila studenti, attestando un amaro -20,03%, il dato in questi anni sicuramente più significativo.
Ma è possibile giustificare questa situazione tragica con un andamento nazionale di calo delle iscrizioni?
Purtroppo no, e a sostegno di tale ipotesi basta semplicemente far riferimento, ad esempio, al boom d’iscrizioni all’Università di Foggia negli ultimi anni , prendendo inoltre in considerazione il fatto che attualmente la regione Puglia rappresenta il bacino di utenza di maggior rilevanza in termini di iscritti per l’università d’Annunzio.
Le sedi degli atenei pugliesi, come si evince dall’Anagrafe Nazionale del Miur, confermano quindi risultati fortemente positivi. Per quanto concerne gli immatricolati, un dato che va segnalato: dai 1.459 iscritti dell’a.a. 2015/2016 si è arrivati ai 2.066 studenti dell’a.a.2016/2017, registrando un aumento del 41,6%. Anche tra gli iscritti agli anni successivi, si leggono numeri interessanti: dal 2015/2016 al 2016/2017 Foggia guadagna 676 studenti (+8%).

Sono numeri questi che fanno riflettere, e che dimostrano soprattutto come questi risultati negativi non dovute a flessioni di natura macroeconomica ma al prestigio dell’università.  Le cause, con ogni probabilità, sono ben altre: dalle problematiche  che si sono verificate durante l’amministrazione del vecchio vertice amministrativo, tra cui ricordiamo quella legata alle presunte “lauree false” rilasciate dall’ateneo abruzzese, (in seguito risultate del tutto regolari), fino al rincaro delle rette universitarie registrato nell’a.a. 2015/2016 e all’interdizione dagli uffici dei vertici amministrativi.
Ad oggi siamo in attesa dei dati dell’a.a. 2017/2018, attraverso i quali si potrà analizzare il trend di quest’anno con la speranza di rilevare dati in miglioramento.

Romboweb Abruzzo – Claudio Tucci

 

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