Resistere a stress e pressioni

Leggi tutto: Concetti da tenere a mente quando le insicurezze bussano alla tua porta

Viviamo in una società dallo spirito competitivo, dalla tendenza a ricercare successi e risultati: per uno studente non è sempre facile restare saldo. Fra esami, voti, aspettative, pressioni, stress continuativo, l’autostima e la sicurezza in se stessi a volte possono vacillare.  

Riconosci il tuo valore!

Come si mantiene la stabilità? Una buona salute mentale, fra le tante cose, comprende il riconoscimento del proprio valore. Credere in se stessi è fondamentale: l’approvazione degli altri è un bene, ma è con la nostra interiorità che dobbiamo fare i conti.

Non c’è un metodo infallibile per resistere all’energia negativa: che provenga dall’interno o dall’esterno, nessuno ne rimane immune per sempre. Non bisogna mai vergognarsi di chiedere aiuto o consultare un terapista, in qualsiasi stato mantale tu possa trovarti e con qualsiasi dubbio. 

Tuttavia, ci sono dei piccoli concetti base senza i quali si rischia di vivere l’università in ansia costante. Questi concetti non sono una certezza matematica per conservare l’energia positiva, ma sono un ottimo inizio.

Ognuno è un mondo a sé

Non iniziare l’università guardando ciò che fanno gli altri intorno a te. Non esistono sul pianeta due persone con gli stessi pensieri, vissuto, attitudini, passioni, problemi, tempi e via discorrendo. Che senso ha paragonarsi agli altri? Comparare due esseri umani è totalmente illogico: non siamo stati creati con lo stampino, né siamo usciti da una fabbrica industriale. Se vai in un negozio e trovi un paio di jeans bucati puoi dire: “Questi sono difettosi”. Gli esseri umani sono usciti da una fabbrica? Assolutamente no! Quindi su quale modello si crea la comparazione?

Tu solo puoi conoscere la tua storia!

Tu solo sai cosa hai passato. L’unico paragone sensato è il paragone con te stesso. Chiediti: dall’anno scorso, sono migliorato o sono peggiorato? Devi cercare di migliorare in base al te del passato, o del presente, in vista del futuro.

Concentrati sull’universo dentro di te. L’unico potere che puoi dare agli altri è di ispirarti e spronarti a migliorare.

Sei un essere umano, non un numero!

I voti sono un metodo di valutazione necessario, ma spesso fallace. Non si vuol intendere che siano inutili o ingiusti: anzi, sono fondamentali per avere una visione globale di un percorso, un esame, una laurea… però possono trarre in fallo, perché ad oggi sono diventati uno stigma sociale. Alcuni sembrano ignorare il fatto che sono limitati ad un ambito specifico, usandoli non come metro di paragone fra due performance, ma come metro di paragone per uno studente in quanto singolo essere umano. 

Diversi studenti stessi tendono a identificarsi in base ai voti e al numero di esami superati. Non è un discorso per nulla facile, e, in caso di bisogno, ribadiamo di valutare l’opzione di contattare uno specialista. E’ certo, però, che assumere una maggiore consapevolezza e stima di sé aiuta a non incappare in questa subdola illusione: se la società della competizione non cessa mai di bombardare, il nostro dovere è proteggerci.

Fissa un obiettivo finale che possa rianimarti nei momenti no

Perché studi? Qual è il tuo obiettivo? Per restare motivati, fissare uno scopo è la base: studiare richiede uno sforzo, che è più facile da sostenere se sappiamo che in fondo al tunnel c’è una luce ad attenderci. 

Scrivi tutti i tuoi obiettivi, lasciali nel cassetto e ripescali nei “momenti no”:  un periodo più ombroso, un esame difficile, un’incertezza causata da qualsiasi variante. Questi obiettivi ti aiuteranno a ricordare il perché hai cominciato e come sei arrivato fino a quel punto, oppure la ragione per cui non dovresti mollare.

Ricorda di divertirti: la vita è un percorso, non un traguardo

Importante è anche ricordarsi che si sta studiando per se stessi: se scegli un percorso di studio è perché sicuramente la materia è di tuo interesse. Se le ragioni dietro la scelta sono altre – ad esempio, pressioni esterne – vuol dire che hai bisogno di rivalutarla. L’obiettivo finale dello studio è la laurea, certo, ma neanche il percorso va sottovalutato: goditi, per quanto possibile, le materie che hai scelto e immergiti in una vita universitaria che non sia un enorme peso per te.

Riuscire ad amare ciò che si sta facendo è l’unico vero traguardo.


Ci vediamo il lunedì del mese prossimo per un altro articolo di questa rubrica!

Di jojo

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