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Leggi tutto: Suggerimenti di studio: come ottimizzare l’apprendimento!

Sei da poco all’università e ancora non hai ben chiaro il tuo metodo di studio? Oppure senti di aver bisogno di qualche dritta? A volte, sono proprio le piccole cose a sabotarci: ecco 7 suggerimenti base per ristabilire l’equilibrio fin dalle radici!

L’esperienza è la prima maestra!

Nulla cresce né può essere costruito senza delle salde fondamenta: lo studio incluso. Non puoi iniziare un cantiere senza partire da una base solida. Prima di dire “ho studiato molte ore” devi avere chiari dei concetti: come organizzi lo studio? Quante pause ti concedi? Quale luoghi prediligi? Quante ore di sonno ti servono per restare concentrato? 

Prima di capirlo, può volerci del tempo: l’esperienza è la prima maestra. Per tentare un minimo di darvi una spinta, vogliamo illustrarvi cosa abbiamo elaborato noi a seguito di anni pregressi.

1. Pianifica le sessioni di studio

Un consiglio pratico: non studiare come e quando capita. La nostra mente è programmata in base a schemi che ci servono a non confonderci e ad ottimizzare le nostre energie.

Cerca il programma dell’esame, dividiti il materiale e fissa un carico giornaliero in base alle tue capacità. L’importante è conoscersi: ti distrai con facilità? Non riesci a restare concentrato molte ore? Oppure: sai di avere molti altri impegni oltre allo studio?

La vita è un fatto di organizzazione! Prepara un tuo calendario, anche alla lunga, con degli orari in base alle tue disponibilità, seguilo il più possibile. Considera, oltre agli impegni, anche le giornate “di riserva”, libere, in cui non avrai voglia di fare nulla. Ascoltare il proprio corpo è molto importante. Anche quelle sono necessarie, come una ricarica!

2. Fai pause e idratati!

Un errore banale di molti studenti è quello di non concedersi delle pause. Il cervello ha bisogno di staccare! Restando troppo tempo concentrati, la nostra produttività si abbassa sempre di più, specialmente in materie che troviamo più difficili o più “noiose” per noi.

Un consiglio, soprattutto per chi trova pesante lo studio, è proprio di inserire un timer. Può essere ogni venti, trenta, quaranta minuti, un’ora, quanto vuoi, pur di non strafare! L’importante è sapere che in quel periodo ti concentrerai solo nel lavoro da svolgere. Dopodiché, per qualche minuto di pausa puoi fare ciò che vuoi: ad esempio stretching, chiudere gli occhi, controllare il telefono.

La “tecnica del pomodoro”, in particolare, propone di gestire il tempo con sedute di venticinque minuti, dopo ognuna ci sono cinque minuti per la pausa; dopo quattro “pomodori” c’è una pausa più lunga.

Importante è anche ricordarsi di bere acqua nelle pause. La carenza di acqua provoca stanchezza: dimuinisce il livello attenzione e concentrazione, la memoria e una giusta reazione agli stimoli.

3. Scegli bene dove studiare

Altrettanto è importante scegliere il luogo: sembra superfluo, ma per restare motivati non lo è!

Spesso si consiglia di non restare soli. Studiare in posti pubblici, dove ci sono altri studenti impegnati (ad esempio la biblioteca), mette la giusta dose di “pressione”, che nella propria camera non ci sarebbe. Persone che sono concentrate, in spiccia sintesi, ti ricordano che devi farlo anche tu.

Se ne hai l’occasione, consigliamo dopo qualche ora cambiare luogo. Per esempio: se la mattina studi in biblioteca, il pomeriggio spostati in un altro luogo.

4. Evita lo studio matto e disperatissimo!

*Secondo una ricerca scientifica, impara di più chi studia mezz’ora a settimana di chi studia ore ed ore ogni giorno. Qualunque universitario sa che è impossibile studiare mezz’ora a settimana… ma ne traiamo spunto per sfatare il mito della corsa esasperante una settimana prima: non è funzionale per apprendere. Non è possibile che tante nozioni in breve tempo possano trasferirsi nella memoria a lungo termine.

Pertanto, prediligi la pianificazione: aiuta nell’apprendimento “profondo”, evita stress, nonché migliora la gestione dell’ansia pre-esame.

6. Cibo sano come alleato dello studio!

Mito: “Mangio come capita perché studio tutto il giorno”. Ebbene, no! Il cibo che mangiamo influisce sul funzionamento del nostro cervello: un’alimentazione errata e squilibrata può sabotare le tue sessioni di studio.

L’alimentazione corretta stimola le capacità celebrali e perciò ottimizza lo studio. Cosa significa? Bisogna cercare, il più possibile, di mantenere una dieta equilibrata e con un buon apporto di nutrienti.

Per restare concentrati, bastano piccole accortezze, come ad esempio:

  • Evitare cibi grassi o ipercalorici prima di studiare: rallentano la digestione e facilita il senso di stanchezza.
  • Ricordare sempre la colazione al mattino: è il pasto più importante, troppo spesso sottovalutato: risveglia il metabolismo e ci dà la giusta carica per affrontare la giornata e combattere la sonnolenza.

Provare a inserire nella dieta “cibi amici” della memoria: ad esempio, gli acidi grassi omega-3 di cui sono ricchi il pesce azzurro e le noci. Oppure alcuni cibi che sostengono le funzioni celebrali: pomodori, cereali integrali, cavoli, mirtilli, uova… e il cacao! La cioccolata fondente – minimo 70% cacao – ha molti benefici, e consumata regolamente in piccole quantità aiuta a farci sentire più energici e di buonumore.

7. Il pisolino ristoratore fissa la memoria

Mito: “Studio giorno e notte”. Oppure: “Ho fatto una corsa contro il tempo la notte prima dell’esame”. Divertente da dire, ma disfunzionale. Il sonno è sottovalutato dagli studenti. In verità, molti esperti hanno appurato che è proprio durante la fase del sonno profondo che si consolida la memoria. Un sonno di qualità aiuta ad assimilare gli argomenti: bisogna preferirlo alla notti passate sui libri.

Consigliamo il cosiddetto “powernap“: un sonnellino di circa 20 minuti, il tempo sufficiente per riposare ma non cadere nel sonno profondo. Aiuta a ripristinare la vigilanza e migliorare la capacità di apprendimento.

Ci vediamo il lunedì del mese prossimo con un nuovo elenco di consigli su motivazione e autostima!

Di jojo

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