Le politiche sociali come lotta alla mafia
Il 22 febbraio 2024, l’auditorium del Campus Universitario si è trasformato in un palcoscenico di ispirazione e apprendimento grazie alla conferenza “Le Politiche Sociali come Lotta alla Mafia“.
L’evento, pensato per arricchire il percorso formativo degli studenti del corso di laurea in Servizio Sociale, è stato moderato dal Prof. Roberto Veraldi, Presidente del Corso di Studio e vi hanno partecipato importanti figure istituzionali fra cui il Magnifico Rettore Liborio Stuppia, il Sen. Etelwardo Sigismondi, Componente Commissione Parlamentare Antimafia, l’On.le Fabio Righi, Segretario di Stato per l’Industria.
Simbolo della lotta antimafia
L’ intervento del Dott. Giuseppe Antoci riguardante la sua esperienza personale ha rappresentato il fulcro emotivo e didattico dell’evento. Il Dott. Antoci, ormai diventato una figura simbolo nella lotta alla mafia, ha condiviso con gli studenti la sua esperienza di resilienza e coraggio nel suo ruolo di ex Presidente del Parco dei Nebrodi. Ha narrato di come ha scoperto e combattuto contro le attività agricole fittizie dedite all’accaparrarsi terreni da pascolo ma mai realmente utilizzati, con l’unico scopo di sfruttare bandi europei per il supporto all’agricoltura, permettendo così alla mafia di incassare fondi per milioni di euro (il periodo 2007/2013 è valso in Sicilia 5 miliardi di euro).
Il suo Protocollo di Legalità è diventato legge dello Stato (nota come “Legge Antoci”) e recepito come uno dei tre cardini del Nuovo Codice Antimafia attraverso il voto in Parlamento nella seduta del 27 settembre 2017.
La mafia dei pascoli
Il momento più commovente e toccante dell’intervento di Antoci è stata la narrazione dell’attentato mafioso di cui è stato vittima. Un evento drammatico, durante il quale è sopravvissuto miracolosamente grazie all’intervento tempestivo della sua scorta e all’uso di un’auto blindata. L’intera vicenda è documentata nel libro “La mafia dei pascoli. La grande truffa all’Europa e l’attentato al Presidente del Parco dei Nebrodi di Nuccio Anselmo“.
La sua testimonianza non è stata solo un racconto di eventi passati ma un vero e proprio appello all’azione e dell’importanza di stare al fianco di chi sceglie di opporsi alle ingiustizie, sottolineando il ruolo fondamentale delle istituzioni e della società civile nel supportare e proteggere gli individui esposti a simili rischi.