7 novembre 2022: delle perdite dei canali per il raccoglimento dell’acqua piovana provocano il crollo di alcuni pannelli nei corridoi antistanti le aule e i bagni del polo di Farmacia. Un caso, si dirà. Ma non tutti gli studenti sono delle matricole e chi c’era anche l’anno scorso, e quello prima ancora, ricorda bene che quelle “macerie” si ripresentano puntuali ogni volta come il freddo d’inverno.

Sebbene ancora non ci sia stata data l’abilità di controllare il mal tempo, dovremmo possedere almeno quella di prevenirne i danni. Ed è vero che con l’aula 1 di farmacia mezza allagata le lezioni si fanno lo stesso, è vero che “ci si arrangia” ogni volta, ma a che prezzo? Ed è vero che nessuno si è fatto male per quei pezzi di controsoffitto che cadevano, ma davvero si può andare avanti a “menomale” e “grazie al cielo non è successo niente di grave”? Perché se si continua così, anche solo per statistica, se davvero si vogliono ignorare risposte dettate dall’evidenza dei fatti, prima o poi sicuramente qualcuno si farà male. Poi sì che saranno i così detti “cavoli amari”.

Perché non agire in tempo ed evitare storie e problemi inutili? Non è difficile chiederselo, così come hanno fatto anche i componenti della rappresentanza studentesca, impegnandosi in più a segnalarlo diverse volte, di anno in anno.

Nella speranza che il problema si possa risolvere una volta per tutte, sarebbe bene, almeno in queste semplici situazioni, potersi mettere “nelle mani degli uomini” e non sempre “nelle mani del Signore”.

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