L’International Museum Day 2021 lancia il tema “rigenerarsi e reinventarsi”, per uno sguardo di speranza verso il futuro delle mostre e della cultura
Oggi, 18 maggio, è la giornata internazionale dei musei ed in questi quasi due anni colpiti dalla pandemia è ancor più significativo ricordare l’importanza delle mostre come luoghi di ritrovo e di cultura che per troppo tempo sono rimasti chiusi. Le attività museali hanno cercato di costruirsi uno spazio nuovo con le mostre virtuali anche quando il covid aveva fermato tutto e la tecnologia ha cercato di mantenere un contatto tra i beni culturali e le persone. Nonostante ciò, per comprendere quanto questo settore sia stato colpito dalle conseguenze del covid-19, basti pensare che si stima, solo tra marzo e maggio 2020, una mancata affluenza di quasi 19 milioni di visitatori e un mancato incasso di circa 78 milioni di euro.
Con il tema “Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi” l’International Museum Day 2021 cerca uno sguardo al futuro e invita i professionisti del settore e le loro attività a sviluppare nuove pratiche con modelli commerciali innovativi e soluzioni per le sfide del presente. Dopo mesi di silenzio, altra notizia di buon auspicio è la riapertura dei musei nei territori in zona bianca e gialla a partire dal 26 aprile, con ingressi contingentati, distanziamento sociale e obbligo di utilizzare la mascherina.
Molte organizzazioni studentesche hanno lanciato delle iniziative per la giornata di oggi, per ricordare ancora una volta quanto nel corso dei vari lockdown, la condivisione che la cultura crea e la socialità siano venute a mancare. Molto creativa e colorata è, ad esempio, la proposta dell’associazione 360 Gradi che invita i propri attivisti a riprodurre le loro opere preferite. «Non potendo ancora rientrare in tutti i musei a noi cari, abbiamo deciso di creare noi stessi alcune delle opere e di raccontare con le nostre foto le emozioni vissute.», ci racconta Carmela Santulli, presidente dell’associazione.
Redazione Romboweb – Irene Ciafardone