Aicha Achchab, in collaborazione con il Comune di Chieti e l’APS Luca Romano, con la sua Associazione ha allestito una sala di preghiera per tutta la comunità islamica del chietino a Palazzo Lepri

Ramadan

Il 13 aprile scorso è iniziato il Ramadan per tutte le comunità islamiche. Questa un’usanza alla base della cultura e della religione musulmana che ha come obiettivo non solo la preghiera, ma anche la purificazione dello spirito e del corpo del fedele. Proprio per questa occasione, dopo il difficile anno della pandemia che ha messo tutti a dura prova, a Chieti è stata allestita e inaugurata la sala di preghiera. L’iniziativa è stata ideata e portata avanti da Aicha Achchab, già promotrice della cultura marocchina e dell’integrazione tra la sua cultura e quella italiana tramite la sua associazione “Aicha e le bellezze del Marocco”. Progetto reso possibile grazie all’appoggio del Sindaco di Chieti Diego Ferrara, della Questura e dell’associazione “APS Luca Romano”, che mettono a disposizione la sala di Palazzo Lepri, nel centro storico della Città. «Noi musulmani di Chieti e provincia eravamo costretti a viaggiare di sera e di notte per raggiungere le sale di Pescara e Orsogna, quindi mi è venuta l’idea di realizzare la stessa cosa a Chieti. Qui c’è una bella comunità e siamo tutti una famiglia», così Aicha spiega il motivo del suo progetto e continua «Il mese del Ramadan è un mese di preghiera in cui Dio, uno e unico per tutta l’umanità riserva particolare misericordia per gli uomini. Le preghiere dei musulmani saranno per i propri paesi e per quelli in cui vivono, per i fratelli nella religione e nell’umanità, per i vicini, per i deboli, per le proprie famiglie e quelle degli amici.» 

Ramadan

L’organizzazione della sala ha seguito tutte le normative anti covid: è assicurato il distanziamento e prima di entrare è necessario misurare la temperatura corporea, usare il gel igienizzante e registrare il proprio accesso nel luogo appositamente allestito per il raccoglimento. È inoltre obbligatorio munirsi di un tappetino per la preghiera. La sala è aperta per le preghiere della sera delle 19:30 e 21:10.

«L’auspicio è, quindi, quello che questa occasione sia solo la prima di una serie in cui si possa dimostrare e mettere in pratica la vicinanza e la fratellanza fra culture popoli e religioni», con queste parole Aicha conclude il suo augurio per le prossime iniziative. 

Redazione Romboweb – Marzia Cotugno

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