Il Governo indica il rientro in classe per gli studenti italiani, la presenza in classe sarà garantita a tutti gli alunni fino alla terza media, i ragazzi delle scuole superiori si alterneranno al 50% tra Dad e presenza
Con le nuove direttive ministeriali, dal 26 aprile torneranno le zone di fascia gialla, comportando riaperture sia a cena che a pranzo per tutti i ristoranti all’aperto e la possibilità di spostarsi da comune a comune e tra regioni a basso rischio.
Primaria la decisione di riportare la scuola al centro della socialità dei ragazzi, anche nelle zone rosse si potrà frequentare al 50% in presenza.
La scuola torna ad essere, quindi, una priorità. Nonostante le difficoltà e le incertezze riguardanti il problema dei trasporti e dell’affollamento nelle aule, il governo assicura che i fondi stanziati per ogni regione aiuteranno a risolvere i problemi organizzativi sanitari.
“Regalare a tutti gli studenti almeno l’ultimo mese di scuola in presenza è importante, sul piano educativo e psicologico”: secondo la sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia, lunedì 3 maggio potrebbe essere la data a segnare l’apertura delle classi.
L’autonomia silenziosa delle università
Gli atenei hanno preventivamente delineato le linee di erogazione didattica per il secondo semestre e questo ha permesso agli studenti di organizzarsi, ma il silenzio e l’apparente disinteresse che si respira nella socialità preoccupa. Le straordinarie direttive nazionali hanno riservato poca, o nulla, attenzione alle categorie universitarie.
E’ ormai ben chiaro che le decisioni relative allo svolgimento delle lezioni accademiche siano nelle mani dei singoli atenei, ma è inevitabile chiedersi come sia possibile che di università si parli così poco.
Redazione Romboweb – Michela Mazzaferro