Le associazioni studentesche, Udu e 360Gradi, chiedono subito un cambio di rotta alla Regione: “Richiediamo le risorse necessarie per erogare tutte le borse di studio”

Il solito spettro si aggira per la Regione Abruzzo: l’idoneo non beneficiario. Una figura che, annualmente, si presenta al cospetto di migliaia di studenti. “Ancora una volta”, scrivono i rappresentanti degli studenti, i quali si ritrovano nuovamente alle prese con l’indifferenza delle istituzioni.
Il 14 dicembre 2020 sono state rese note le graduatorie definitive per le borse di studio. Inutile dire che la maggior parte degli studenti che ha fatto richiesta sia risultata idonea e non beneficiaria. Oltre al disappunto degli studenti, anche le associazioni studentesche universitarie quali Udu (Unione degli studenti universitari), Associazione 360Gradi si sono unite per manifestare il loro disaccordo sulla faccenda. 

“Neanche l’emergenza Covid, con la sua conseguente crisi economica e sociale, ha potuto far si che la regione Abruzzo stanziasse i fondi necessari per assicurare a tutti gli studenti universitari idonei la propria borsa di studio”, questa l’amara verità che vede l’Abruzzo protagonista ancora una volta di una vicenda così sconveniente. Ben 2100 studenti, infatti, non possono momentaneamente avere la conferma di poter continuare a studiare, come loro legittimo diritto, contando sul sostegno economico che la Regione dovrebbe dare. Il comunicato stampa delle associazioni continua così: “La situazione quest’anno è ancora più beffarda, soprattutto per gli studenti fuori sede, che in alcuni casi dovranno pagare l’affitto della propria casa per seguire la didattica a distanza senza avere i mezzi economici per farlo. Richiediamo che con assoluta urgenza la Regione intervenga e assicuri le risorse necessarie per erogare tutte le borse di studio.” 

Udu e Associazione 360Gradi

Non sappiamo se alla chiamata delle Associazioni arriverà una risposta da parte della regione Abruzzo, ma abbiamo la certezza che il diritto allo studio e l’istruzione siano una priorità che anno dopo anno viene sistematicamente sottostimata dalle istituzioni. La Regione, così come tutta l’Italia, sta facendo i conti con la pandemia e la conseguente crisi, ma facciamo affidamento sui fondi che l’Unione Europea ha stanziato per il piano di rilancio e per i giovani. Il tema delle borse di studio è di fondamentale importanza e dovrebbe essere uno dei nodi centrali nella programmazione del Recovery plan destinato agli under 35. Soprattutto in questo momento storico gli studenti universitari devono essere aiutati e sostenuti in quanto contribuiscono a costruire il futuro del nostro Paese e la futura classe dirigente.
“La volontà politica di procedere in questo senso dovrebbe essere visibile nella quotidianità degli atti e delle scelte su tutto il territorio nazionale. Ci auguriamo e speriamo che sia finalmente arrivato il momento di un cambio di rotta, sia localmente che nazionalmente”: questa la chiusa del comunicato stampa firmato Udu L’Aquila, Udu Teramo e Associazione 360Gradi.

Redazione Romboweb – Marzia Cotugno

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