Nonostante il no di Marsilio, il Ministro Speranza afferma: «non basta». E’ ancora zona rossa

Il 3 dicembre è arrivato e Roberto Speranza, Ministro della Salute, non ha rettificato la zona rossa in Abruzzo. «Abbiamo bisogno di mantenere una linea di rigore e serietà e questo richiede un approccio di grande cautela se vogliamo tenere la curva sotto controllo». Questo è ciò che afferma il Ministro, ma Marco Marsilio, Presidente della Regione, non è d’accordo e replica «Da Dpcm la permanenza nella zona rossa ha una durata di almeno 14 giorni ma si basa su dati vecchi. Io non sono nella possibilità di adottare provvedimenti meno restrittivi rispetto a quelli decisi dal ministro. Non staremo a fare guerre per qualche giorno in più di zona rossa». Come da Dpcm, infatti, l’Abruzzo dovrebbe restare nella zona rossa almeno fino al 10 dicembre. Il Presidente, però, si era dichiarato favorevole nell’anticipare di qualche giorno tale provvedimento in vista del ponte dell’8 dicembre. Accorciare i tempi avrebbe permesso a tutte le attività commerciali maggiore respiro, dato il periodo di crisi generale, in occasione delle festività natalizie. Inoltre, il dissenso del Presidente proviene anche da altri fattori, come il non aggiornamento della verifica dei dati. Così, sembrerebbe che Speranza non abbia tenuto conto dei miglioramenti della curva epidemiologica in Abruzzo. La regione, infatti, ha solo il 40% delle terapie intensive occupate e rimane zona rossa, a dispetto di altre regioni ancora più sature che sono passate in zona arancione. I casi positivi giornalieri sono passati da una media di 682 a 514 e il numero di ospedalizzati per 1000 abitanti è di 0,59 inferiore alla media nazionale che è di 0,61. Marsilio, infatti, aveva richiesto di tenere conto dei nuovi dati per non dover scontare qualcosa che non rispecchia la realtà. Per adesso, la sua richiesta sembra non essere stata accolta.

Redazione Romboweb – Marzia Cotugno

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