Il sogno Adriatico della nuova amministrazione potrebbe ripartire dalla Carta Multi-Servizi per gli studenti, già in uso in molti atenei italiani
Dal sogno Adriatico si erano sollevati molti interrogativi tra gli studenti della d’Annunzio. “La conquista della sponda balcanica” si era arenata infrangendosi sulle carenze strutturali dello scorso ottobre, in cui la pioggia ha mostrato i punti deboli dell’ateneo teatino.
Ma le carenze strutturali non sono l’unico fianco scoperto dell‘ateneo, nei servizi offerti e nella digitalizzazione la d’Annunzio continua ad ottenere bassi punteggi ai fini della classifica Censis. Ed è proprio in questi ambiti che l’amministrazione potrebbe potenziare le proprie risorse per migliorare la vita accademica dello studente.
Cosa è e come funziona la Carta Multi-Servizi
Un esempio di questo auspicabile potenziamento potrebbe configurarsi nell’inserimento della Carta Multi-Servizi, uno strumento che consentirebbe a tutti gli studenti di accedere ai servizi offerti dell’ateneo.
La carta sarà utile per accedere a servizi come: biblioteche, rilevamento delle presenze a lezione per i corsi ad accesso programmato, eventuali agevolazioni in seguito a convenzioni dell’ateneo (come teatri, cinema, musei). Ma non solo, perché la carta multi-servizi, se munita di un codice IBAN, può funzionare come prepagata con cui attivare ad esempio un abbonamento ai mezzi di trasporto urbano oppure farsi accreditare la borsa di studio qualora lo studente risultasse beneficiario.
Da molti anni questa proposta, sotto la spinta delle associazioni studentesche, è oggetto di discussione dell’amministrazione senza mai trovare una realizzazione concreta. Eppure la Carta Multi-Servizi è uno strumento presente in molti atenei italiani: l’esempio più recente è quello dell’Università di Catania la quale, in collaborazione con l’istituto cassiere Creval, ha sviluppato una carta utilizzata sia come tessera identificativa sia come mezzo per usufruire dei servizi offerti. Una tessera identificativa su cui installare addirittura la tecnologia contactless NFC che permette di accedere a diversi servizi con il semplice avvicinamento della carta al lettore.
Arrivano le prime indicazioni dal Settore Sistemi Informativi
Una rivoluzione che non rappresenterebbe una novità per la maggior parte degli atenei (si vedano anche le Università di Perugia, Palermo, Venezia) ma che per la d’Annunzio significherebbe un gran passo avanti per la digitalizzazione dei servizi.
Giorni fa, in seguito alle pressioni delle associazioni studentesche, sono arrivate le prime indicazioni dal Responsabile del Settore Sistemi Informativi in merito allo stato di avanzamento dei lavori. Il Responsabile ha comunicato che entro il primo semestre del prossimo anno accademico (2019/2020) si dovrebbero conoscere le procedure relative alla produzione delle carte. Queste ultime dovrebbero essere consegnate agli immatricolati 2019/2020 successivamente alle coorti antecedenti e, sempre a detta del Responsabile Sistemi informativi, la smart card si avvarrà delle tre più innovative tecnologie digitali vigenti.
Romboweb Abruzzo – Claudio Tucci