“SAMUDARIPEN” – Il Genocidio dimenticato di Rom e Sinti – L’università d’Annunzio redige un documento ufficiale che smentisce esplicitamente ogni fondamento scientifico del manifesto della razza

Presso l’Auditorium del Campus di Chieti dell’Università G. d’Annunzio, in data giovedì 4 ottobre 2018 dalle ore 10 alle 14, si svolgerà il convegno internazionale “Samudaripen. Il genocidio dimenticato di Rom e Sinti”. Il convegno, oltre alla presenza di docenti universitari di varie nazioni, si aprirà e si chiuderà con il concerto del maestro Santino Spinelli insieme al suo Alexian Group.

Due i termini per definire il piano genocida nazista: “porrajamos“, devastazione, e “samudaripen“, tutti morti.

Nell’80° anniversario dall’emanazione del manifesto razziale, sottoscritto da ben dieci professori universitari, il convegno si pone l’obiettivo di rappresentare la storia del genocidio dimenticato di Rom e Sinti, considerando i silenzi sull’argomento durante il processo di Norimberga. Le cifre degli storici parlano di almeno 500.000 zingari uccisi, i quali salgono ad una cifra che supererebbe il milione secondo gli studi di Moni Ovadia. In una cultura in cui il morto è sacro ed il sacro è tabù, ricordare la persecuzione nazista significa dare dignità ad un popolo che sembra, per lo meno ai più, aver vissuto una shoà di serie B, il popolo romanès. Un’iniziativa che raccoglie il plauso di coloro che sono stanchi della mistificazione storica che giornalmente viviamo, e per ricordare, prima di tutto a noi stessi, i dimenticati dalla storia.

Nicola Salvia

Romboweb – Giornale universitario studentesco

 

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