A partire da questo anno accademico le modalità di consegna dell’ISEE sono cambiate e hanno subito una drastica semplificazione

È necessario anzitutto ottenere l’attestazione e, per farlo, bisogna recarsi presso un Patronato, al proprio Comune, direttamente all’INPS, presso un CAF o dal proprio commercialista e farsi rilasciare l’elenco dei documenti che va loro fornito. Una volta consegnati i documenti richiesti all’ente a cui ci si è rivolti, bisognerà attendere una o due settimane al massimo per ricevere l’ISEE, ovvero l’Indicatore di Situazione Economica Equivalente, essenziale per usufruire delle riduzioni delle tasse in base al proprio reddito, come specificato nel nostro sistema contributivo.

La grande novità di quest’anno è che il lavoro degli studenti finisce qui.  Non bisognerà inserire i dati sul sito, o consegnare in segreteria l’attestazione ISEE. Sarà sufficiente aver richiesto e ottenuto l’ISEE perché esso venga inserito nella banca dati INPS dall’ufficio a cui ci si è rivolti (Patronato, CAF, Comune, INPS o commercialista).

L’unico accorgimento da seguire è quello di effettuare in tempo la richiesta dell’attestazione: dato che il tempo di lavorazione della pratica è tipicamente di una o due settimane, si consiglia a tutti gli studenti e le studentesse di richiedere il documento entro metà dicembre, o prima, così da permettere l’inserimento dell’attestazione nella banca dati INPS in tempo utile.  Prima di quest’ultimo step bisogna tuttavia compiere una semplice operazione: pagare la prima rata. Facendo ciò, come spiegato nel Manifesto degli studi 2017/2018, si autorizza l’Ateneo a estrarre in automatico i propri dati ISEE direttamente da questa banca dati INPS.

Non è necessario, inoltre, richiedere prima l’ISEE e poi pagare la prima rata: l’Ateneo andrà ad estrarre i dati dalla banca dati INPS solo nel 2018, per il calcolo della seconda e della terza rata, quindi si ha tutto il tempo di richiedere il documento e di pagare in tranquillità la prima rata dei contributi, entro il 6 Novembre 2017, in tempo utile per evitare le more. Per chi non desidera richiedere l’ISEE non ci sarà nessun problema di iscrizione: se non viene richiesto, al momento dell’estrazione dei dati l’Ateneo si accorgerà che non è presente una dichiarazione nei server dell’INPS e provvederà a collocare automaticamente lo studente o la studentessa in ottava fascia, che prevede la tassazione maggiore.

Stiamo assistendo allo snellimento di tutte le procedure burocratiche del nostro Ateneo, che coinvolgerà anche altre procedure. Per adesso possiamo quindi godere del tempo guadagnato nell’attesa di ulteriori sviluppi.

Romboweb Chieti – Davide di Rienzo

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