Boko Haram e la morte delle spose di Bama
La guerra tra l’esercito nigeriano e i terroristi di Boko Haram sembra procedere a favore del governo legittimo.
Dopo un iniziale smarrimento dovuto alla tattica di guerriglia usata dai terroristi, l’esercito ha riconquistato numerose città e posizioni strategiche, tra cui pochi giorni fa la cittadina di Bama. Proprio qui però è venuto alla luce un altro degli orrori commessi da Boko Haram: decine di donne sono state costrette a sposare i terroristi e poi, quando si è sparsa la voce dell’imminente offensiva dell’esercito, sono state trucidate “per salvaguardarne la purezza” e gettate in pozzi e fosse comuni. La strage è durata diversi giorni, come riferiscono i sopravvissuti, e ha coinvolto anche numerosi uomini colpevoli di aver opposto resistenza.
Atrocità come queste, unite alla prosecuzione delle offensive da parte di Boko Haram (che il 20 marzo ha attaccato un villaggio vicino al confine camerunense), rischiano di smentire il presidente nigeriano Goodluck Jonathan, che ha promesso l’eradicazione totale di Boko Haram dalla Nigeria entro la fine di aprile.
Vignetta di Massimo Gianvito
Articolo di Stefano Frullini