Inquinamento-atmosferico

2014 anno devastante per l’ambiente, le politiche ambientali falliscono e si prospettano scenari poco rassicuranti

Il 2014 è stato un anno tragico per l’ambiente.  Il ribasso del prezzo del petrolio, che oscilla sempre sul valore di 50 dollari a barile, ha spinto i grandi consumatori di oro nero a emettere maggiori quantità di gas serra. Dato che il costo del petrolio ha subito un calo che non era previsto tutti gli investimenti per le energie rinnovabili rischiano di fare i conti con un più vantaggioso petrolio a basso costo.
Questo fenomeno trascina alla sconfitta i settori industriali che si occupano dello sviluppo delle tecnologie per il green power e il parere della comunità scientifica non si è fatto attendere. Nei prossimi anni dovremo riscontrare un’inversione di tendenza perché di questo passo la temperatura media sarà destinata a salire di oltre i 2 °C all’anno
In attesa di ulteriori interventi da parte dei governi delle grandi potenze economiche mondiali, gli Usa e la Cina hanno siglato un nuovo patto di cooperazione per la riduzione delle emissioni di CO2, una novità per il paese della Grande Muraglia che ha sempre rifiutato di ridurre le proprie emissioni.
Tuttavia sarà necessario un ben più doveroso intervento mondiale, perché le prospettive non sono rosee e l’inquinamento ambientale non aspetta nessuno.

Lorenzo Battestini 

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