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Un viaggio attraverso la storia del Muro di Berlino

Berlino era percorsa per 40 km da un  muro di cemento armato. Oramai era lì da 28 lunghi anni, chi provava ad oltrepassarlo, da Est ad Ovest s’intende, trovava morte sicura. Ad Ottobre il Partito festeggiava il  40° anniversario  ma ormai il suo tracollo era sotto gli occhi di tutti. I primi giorni di Novembre iniziarono le manifestazioni in tutta la parte orientale del Paese, prima i circoli intellettuali di Lipsia, poi Dresda fino a Berlino. Ormai tutto era dato per scontato e la notte tra l’8 e il 9 Novembre del 1989 la popolazione di Berlino “est”,  armata di martelli e picconi, iniziò l’opera di smantellamento del Muro. All’indomani tutta la Germania era in festa  e dopo l’ultimo TG tenuto in territorio “democratico” fu difficile esternare i propri sentimenti.  Gli anziani erano malinconici e si abbandonavano all’Ostalgie (la nostalgia) e i giovani erano in festa. Il presidente della Germania federale, Elmut Kohl, amplificò ed accelerò il processo di riunificazione politica ed economica e il 3 Ottobre 1990 la Germania era finalmente, di nuovo, unita.

Dopo 25 anni  la forza di coesione dei tedeschi che dopo due guerre perse, innumerevoli vessazioni finanziarie subite, 40 anni di divisione territoriale, ha stupito il Mondo trovando il coraggio di mettere da parte rancori ed ideologie politiche per ricostruire e ripartire da zero. In poco tempo il marco tedesco fu rilanciato e raggiunse i livelli delle altre monete europee  fino a superarle.

Oggi, con la scelta dell’euro, la Germania è rientrata tra le economie più forti del Mondo. I tedeschi sono felici? Si direbbe di sì, ma non tutti. Analizzando le statistiche e le ricerche fatte negli ultimi anni sulla popolazione, nella parte orientale risulta esserci un tasso di povertà più elevato rispetto a tutto il resto del paese. Quella sete di rivalsa di chi nel 1989 era poco più che ventenne  purtroppo  fu vanificata e la Germania è ancora in debito con i cittadini dell’est.

Dario Lorè

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