
I Am Here: urban self-portrait, 2010-/ “Untitled, 2010 (Vallecas 51, Social Housing – Madrid, Spain)
- Untitled 2008
- Untitled 2008
- Untitled 2008
- I Am Here: self-portrait in my hometown, 2009
- I Am Here: self-portrait in temporary houses, 2010-/ “Rue Fromentin, Paris 2013”, vincitrice del secondo premio al Sony World Photography Awards, categoria ritratto
- Untitled, 2011 (Jewish Museum – Berlin, Germany)
- Untitled, 2010 (Richard Serra, Novartis Campus – Basel, Switzerland)
Dal fotografarsi sola all’indagare i rapporti con l’altro, includendolo nei suoi scatti, il passo è breve, ed è proprio con il progetto With You che arriva la fama: nel 2011 viene premiata come vincitrice della sezione People dell’ “IPA” e ottiene la menzione di “Discovery of the Year” dei Lucie Awards, uno tra i più prestigiosi premi di fotografia. A vincere è lo scatto che la ritrae con la madre, attraverso una finestra, il primo nel quale l’artista è accompagnata da qualcun altro: l’autoritratto da qui in poi ospita altri individui assieme alla fotografa, raccontando personalità e legami, quello con la famiglia, con gli amici più stretti, con degli estranei, partecipi nella costruzione e progettazione della foto assieme all’artista.
- With You: Self-portrait with my mother, 2011
- Self-portrait with Antonio, 2011
- Self-portrait with Carmela M. 2012
Ciò che Anna Di Prospero fa è contribuire alla rivalutazione di una forma di fotografia svalutata e sottovalutata, che con l’uso sempre più frequente di smartphone e social network è diventata passatempo dei più: Anna Di Prospero si autoritrae, senza egocentrismi né autoreferenzialità, anzi nascondendo spesso il viso e ridando al genere dell’autoscatto il merito della costruzione di un racconto e non la funzione di specchio di Narciso.