Il “misterioso” parere del Provveditorato e il rischio esondazione per l’ex cofa; domani, la conferenza stampa del Rettore Caputi per chiarire la posizione dell’ateneo

La vicenda, nonostante i particolari emersi in questi giorni, arriva ad un punto di domanda finale: in tutto ciò, qual è la posizione della d’Annunzio?
Domani il Rettore Sergio Caputi chiarirà la situazione in una conferenza stampa, presso il Polo di Viale Pindaro a Pescara.

In attesa delle parole di Caputi, è opportuno fare un quadro della situazione; dal famoso (quanto misterioso) parere del Provveditorato alle opere pubbliche fino alla lettera del coordinatore del Settore programmazione del territorio e anti abusivismo Gaetano Silveri indirizzata alla Regione Abruzzo e al direttore generale del Comune (presente anche nei cassetti dell’ateneo) in merito al rischio esondazione per l’area dell’Ex Cofa.

Il parere del Provveditorato: nessun divieto, solo una richiesta di ulteriori “approfondimenti ed adempimenti del caso”

A quanto pare, non c’è stata alcuna bocciatura da parte del Provveditorato alle opere pubbliche. Il parere, ostentato dal D.g. Cucullo durante il Senato accademico, non è un divieto a costruire nell’area di Viale Pindaro, ma una richiesta di ulteriori “approfondimenti ed adempimenti del caso”. In sostanza, il Provveditorato sottoscrive un parere sulla realizzazione della biblioteca del “Nuovo Campus Pindaro”: una semplice indicazione di progettazione, chiedendo in particolar modo la costruzione di fondazioni di diverso tipo.

A mio avviso il progetto non è presentabile, né affidabile, per cui deve essere rinviato per approfondimenti ed adempimenti del caso. Nel merito dei possibili indirizzi progettuali, la presenza dell’importante livello di ghiaie sovrapposte alle argille consistenti del basamento potrebbe indirizzare una soluzione su fondazioni profonde. Una fondazione superficiale non è comunque da escludere di principio, purché associata ad una efficace compensazione dei carichi ed un effettivo irrigidimento in fondazione

Scrive il professor Massimo Grisolia nella relazione indirizzata alla D’Annunzio

Quindi, nessuna zona a rischio, nessun pericolo per gli studenti.
Ma allora perché mentire?
La corsa sfrenata della d’Annunzio verso l’acquisto dell’Ex Cofa, probabilmente, doveva trovare una giustificazione valida per convincere il Senato che avrebbe sicuramente preso in esame lo storico progetto di ampliamento spazi nella sede di Viale Pindaro. Il “gioco” però non regge e il parere del Provveditorato descrive tutt’altra situazione.
A questo punto, la domanda da porre al Rettore cambia: perché continuare sull’ipotesi Ex Cofa, quando si potrebbe ritornare sul progetto del “Nuovo Campus Pindaro”?

Rischio esondazione per l’Ex Cofa; la lettera del coordinatore del Settore programmazione del territorio e anti abusivismo

In Viale Pindaro nessun problema, nessun pericolo per gli studenti. Ma nell’area dell’Ex Cofa il discorso cambia. C’è una lettera da parte del coordinatore del Settore programmazione del territorio e anti abusivismo Gaetano Silveri indirizzata alla Regione Abruzzo e al direttore generale del Comune.
La lettera, datata al 30 settembre scorso (c’è anche una seconda lettera di pochi giorni prima, il 27), parla del PSDA, il piano stralcio di difesa dalle alluvioni, che indica l’area dell’Ex Cofa (intorno alla foce del fiume Pescara) ad altissimo rischio esondazione

In breve, il dott. Silveri afferma che il Piano anti alluvione è così preoccupante (di più rispetto al precedente) da bloccare i progetti che riguardano quella parte di città. Compresa soprattutto la “delocalizzazione della sede universitaria”.
Qui, entra in gioco la Regione che, indifferente alle parole del dott. Silveri, non corre ai ripari ma, attraverso una delibera (la n.580), elimina il nuovo Piano anti alluvione e adotta quello precedente, in cui il rischio esondazione è meno drammatico.
Tutto questo avviene con grande tempestività da parte della Regione che, nello stesso giorno della lettera, chiede all’Autorità di bacino dell’Appennino centrale di sospendere l’approvazione del piano anti alluvione relativo al tratto terminale del fiume Pescara.

Insomma, domani il Rettore dovrà spiegare con chiarezza quale ruolo ha l’ateneo nella vicenda Ex Cofa e se è a conoscenza di tutte queste operazioni compiute dalla Regione e dal Comune negli ultimi mesi.

Redazione Romboweb Giornale studentesco universitario
Claudio Tucci

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