Settembre ed ottobre i mesi critici, a Bologna gli studenti non riescono a trovare soluzioni in affitto 

Bologna è una città che vive dell’università da vari punti di vista. Solo l’Alma Mater Studiorum conta migliaia di studenti collocati sia dentro che fuori le mura cittadine sia nei vari campus. L’Unibo si estende per una grande parte della regione, e tutto ciò porta inevitabilmente ad una grande presenza di studenti da tutta Italia. Lo studio e il lavoro fuori sede, tuttavia, prevedono anche la necessità di un alloggio da condividere con altre persone.

A Bologna, cercare casa, è diventata oramai una sfida “all’ultimo studente”: le richieste per un solo appartamento arrivano anche a superare le quaranta o cinquanta persone. Gli studenti devono quindi trovare il giusto accordo con i privati in possesso di appartamenti e locali. La maggior parte delle persone che cercano casa si sono ritrovate in enorme difficoltà nei confronti di coloro che mettono a disposizione una residenza.

I privati, dal canto loro, cercano compromessi per far convivere tutte le persone negli appartamenti senza che vi siano squilibri di ogni tipo. Gli studenti, invece, hanno mosso nei loro confronti accuse di vario tipo, come il fatto di aver riscontrato atteggiamenti di razzismo, sessismo e addirittura truffe: sono stati proprio questi studenti a pressare comune ed università verso la ricerca di una soluzione che possa tutelare entrambe le parti. Alcuni di loro sono stati intervistati e hanno rilasciato le loro esperienze ed idee.

L.M: “Le persone che mettevano a disposizione appartamenti e locali erano quasi tutti privati. È da settimane che sto cercando casa, ma di dieci annunci a cui ho risposto, solo una persona mi ha dato modo di vedere la casa. (…) Attualmente sono ospitata da alcuni amici, ma solo perché vengo da una città a più di cento chilometri da Bologna. Ciò che mi ha spiazzato di più è stata la richiesta di alcune persone di mostrare il mio ISEE”.

S.B: “Ho iniziato la ricerca dal 21 settembre e attualmente sto spendendo circa ottanta euro per tre giorni alla settimana, usando il treno. (…) Ho iniziato anche tardi le lezioni, senza dimenticare il fatto che tutte le strutture universitarie per far alloggiare gli studenti sono piene. Ho anche cercato di contattare un’agenzia nella speranza di trovare qualcosa, ma nulla. Tutto quanto già preso”.

M.S. “Cerco dal 26 settembre. Ho fatto due “casting” su Skype, perché essendo siciliana non posso salire a Bologna ogni due giorni, visto che mi danno gli appuntamenti a distanza anche di settimane. Purtroppo (…) non rientro tra le grazie delle matricole o delle studentesse che preferiscono stare tra di loro. Sono anche caduta nella rete di parecchie truffe, come alcuni ragazzi che volevano provarci con me oppure l’arrivo di tre e-mail contenenti le stesse identiche parole, ma inviate da più persone sospette, e portavano la stessa firma: Neubert B. Mi è sembrato molto sospetto questo fatto e non ho voluto rispondere”.

I privati non possono certo garantire un alloggio a tutti gli studenti, né tanto meno soddisfare le richieste di ciascun locatario. Lo studente universitario di Bologna, purtroppo, si trova davanti a numerose scelte e, tra queste, c’è la necessità di trovare casa. La soluzione sarebbe quella di trovare un compromesso fra la parte studentesca e gli affittuari, al fine di poter garantire un accordo vantaggioso per entrambi. Certamente i periodi migliori per poter cercare, infatti, sono tra novembre e dicembre, quando gli studenti già laureati tornano a casa o si spostano altrove, e durante i mesi estivi, che per lo stesso motivo e anche per la questione delle vacanze, si riesce a trovare più spazio a disposizione. 

Romboweb Bologna – Davide Pasqualone

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.