3 milioni di euro l’anno per 15 anni da dividere fra le scuole di specializzazione di Bari e Foggia ma alla base c’è carenza docenti.

Arrivano buone notizie per la Scuola di Medicina dell’Università di Bari che riceverà grazie alla Regione Puglia la cospicua somma di 15 milioni di euro da dividere con l’Ateneo foggiano. I fondi saranno spalmati su un arco temporale di quindici anni, erogando per ciascuna università 3 milioni di euro annuali.

Carenza docenti e i motivi dell’intervento economico della Regione Puglia

Questo finanziamento ha attualmente una rilevanza fondamentale per l’Ateneo barese che non è stato in  grado di salvaguardare le sue scuole di specializzazione. Nell’ottobre del 2017 l’UniBa fu destabilizzata dalla decisione del Miur di attuare una serie di de-accreditamenti alle scuole di specializzazione poichè l’Ateneo non rispettò alcuni dei parametri ministeriali essenziali, in particolare la carenza di docenti. 

Un dissesto politico e finanziario enorme scampato per un pelo: secondo i dati dell’Osservatorio nazionale per la formazione medica trasmessi dal Miur, erano infatti 19 su 41 le scuole a rischio. Un bilancio che sarebbe risultato tragico a seguito della chiusura delle scuole di cardiochirurgia , neurochirurgia e chirurgia pediatrica che l’Ateneo non era riuscita a salvare.

Quella delle scuole di specializzazione è stata una pagina nera per l’Ateneo barese, che non è riuscito a gestire adeguatamente gli FFO, ossia i Fondi di Finanziamento Ordinari che ciascuna università riceve annualmente da parte del Ministero per poter gestire le strutture ed i meccanismi didattici. Interviene per l’ennesima volta un’ente istituzionale esterno a porre delle pezze su questioni di vitale importanza per un Ateneo.

Non  resta che stare a vedere come e se l’UniBa sarà in grado di sfruttare al massimo i fondi stanziati da parte del Presidente della Regione Michele Emiliano e dalla sua giunta per la scuola di medicina barese, nel 2017 ad un passo dal tracollo delle più importanti scuole di specializzazione medica, uno dei fiori all’occhiello che l’Ateneo non è riuscito a tutelare.

 Martina De Marco Agroì

Romboweb Puglia- Giornale studentesco universitario

 

 

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