È arrivata oggi in redazione una lettera aperta dei rappresentanti dell’associazione 360 Gradi, in seguito all’interrogazione parlamentare di Fratoianni sul Pef24

Nicola Fratoianni, interrogazione parlamentare sul Pef24

Una lettera aperta e firmata dai rappresentanti dell’associazione studentesca 360 Gradi è arrivata oggi in Redazione. Il tema centrale è la questione relativa al percorso formativo per l’acquisizione dei 24 CFU, il Pef24. Tema che sta facendo molto discutere in seguito alla interrogazione parlamentare portata avanti dall’On. Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) nei confronti del Ministro all’Istruzione Fioramonti.

Qui di seguito si riporta integralmente la lettera redatta dai rappresentanti dell’associazione 360 Gradi.

«Cari colleghi Studenti,
questa lettera nasce dalla sensibilità per la Rappresentanza che contraddistingue la Nostra Associazione 360Gradi, attenta, da vent’anni, alle tematiche di rilievo nazionale, dalla storica vittoria al TAR con il Ricorso sull’entità della Contribuzione Studentesca fino al più attuale Pef24.
In data 5 novembre 2019 quest’ultimo argomento è stato oggetto di un’Interrogazione Parlamentare da parte dell’On. Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) con la felice collaborazione di un’Associazione universitaria locale; il deputato non si è limitato a sottoporre il discorso Pef24 ai colleghi parlamentari, ma ha anche riportato il caso particolare di un’Università, la Nostra Università, l’Università degli Studi “G. D’Annunzio”.

Per chi non lo sapesse, da quest’anno l’UdA – per carenza di spazi e di personale -, si trova impossibilitata all’erogazione dei Corsi didattici afferenti agli insegnamenti del Pef24 e dunque, per non lasciare gli studenti sprovvisti dei crediti necessari all’insegnamento, ha provveduto ad assicurare lo stesso servizio mediante l’Università telematica “Leonardo Da Vinci”.
Tutto bene fino a qui, se non che l’erogazione di questi insegnamenti presso l’Unidav, Università diversa rispetto quella d’iscrizione (UdA), produce per gli studenti dei costi, decisamente non esigui, determinati anche dal fatto che la Telematica ha, come sede, Torrevecchia Teatina, difficilmente raggiungibile dai pendolari e dai fuori sede. L’esito finale è dunque palese: gli Studenti sono costretti a pagare per un servizio che dovrebbe essere loro garantito gratuitamente.
Per questo, venire a conoscenza che l’argomento è ormai di interesse parlamentare ci ha sorpresi e rallegrati; ma, a tal proposito, ci sentiamo in diritto e in dovere di colmare alcune mancanze che, come sempre, coinvolgono la pars costruens delle critiche mosse alla nostra Università da parte dell’On. Fratoianni.

Menzioniamo, a tal proposito, il caso del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali che, grazie alla sinergia della Nostra Associazione con un corpo docente ben predisposto, tramite le Commissioni Didattiche (previste da Regolamento Didattico di Ateneo e, dunque, strumento nelle mani di tutti), è riuscito ad assicurare l’inserimento degli insegnamenti inerenti al Pef24 all’interno del Piano di Studi degli Studenti del Dipartimento. Tramite questo lavoro ben coordinato gli Studenti di Lettere, oltre alla garantita erogazione del percorso Pef per l’insegnamento, vedranno anche quasi annullati i costi che si prospettano a tutti gli altri studenti – un bollettino (di 16,00 euro) per l’operazione di riconoscimento prestata dalle Segreterie a fronte del costo di erogazione dell’insegnamento presso Unidav -.
La solerzia dei nostri Rappresentanti è riuscita a trovare la via per vincere questa battaglia, anche se in un solo dipartimento ma, se tutti l’avessero fatta propria, avremmo vinto senz’altro la guerra.

Precisiamo che, essendo un’Associazione apartitica, abbiamo preferito agire nel rispetto delle modalità istituzionali previste dall’ordinamento universitario, lasciando fuori – come dovrebbe essere prassi estesa – la politica dal Nostro Ateneo, modalità che ci auspichiamo perseguano anche le altre Associazioni.
Ovviamente, sulle cause del problema ci sono ancora parecchi dubbi,  com’è giustamente sospettabile dati i recenti scandali che hanno riguardato l’Università telematica Da Vinci.

Ciò per intendere che le vie di risoluzione dei problemi, gli strumenti per farlo, esistono e sono perseguibili e che, ca va sans dire, non è sempre necessario il megafono parlamentare per sollevare certe questioni. Non vogliamo sminuire né l’impegno delle associazioni né quello del parlamentare in questione, vogliamo solo essere sicuri, come in questo caso, che il tema voglia essere affrontato per reale e concreta volontà di risoluzione e non come mero strumento per una maggiore visibilità nazionale: cavalcare l’onda del dissenso sulla scorta di un dannoso nichilismo è ciò che ci ha portati all’attuale e drammatica situazione politica; siete sulla direzione giusta ma, probabilmente, non sapete ancora come arrivare a destinazione.»

I rappresentanti di 360 Gradi

Redazione Romboweb Giornale studentesco universitario

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