“Esasperazione del new wave e la dolcezza del cantautorato italiano”. La scelta musicale di AltraFrequenza non delude. L’organizzazione svela il nome dei primi artisti pronti a salire sul palco

Gli studenti della d’Annunzio ormai sanno che in quanto a scelta musicale Altrafrequenza, il festival universitario dell’associazione 360 Gradi, non delude mai. Il 1 giugno saliranno sul palco i “Siberia

I Siberia, nel dettaglio Eugenio Sournia (Voce e chitarra), Luca Pascual Mele (Batteria), Cristiano Sbolci Tortoli (Basso) e Matteo D’Angelo (Chitarra), nascono nel 2010 a Livorno e prendono il nome dall’immaginario evocato dal libro di Nicolai Lilin “Educazione siberiana”.  Nell’autunno 2015 partecipano alle selezioni di “Sanremo Giovani” giungendo sino alla fase finale in diretta televisiva nazionale su Rai 1, con la canzone “Gioia”. L’estetica musicale e la lirica dei Siberia non hanno nulla di ironico o sarcastico: rimane sempre seria, nella sua cupezza drammatica, così come nello slancio e nella felicità dei momenti più splendenti, che non mancano. Nel 2016 pubblicano, per Maciste Dischi, il disco d’esordio “In un sogno è la mia patria”, distribuito da Artist First ed edito da Sony. Subito dopo l’uscita del disco, la band parte in tour che li porta a suonare in tutta Italia con un notevole successo. I riferimenti sonori, dichiarati dalla band stessa, sono Interpol ed Editors da una parte, Baustelle e Luigi Tenco dall’altra. I Siberia lottano contro il tempo e la fragilità, digrignano i denti in maniera delicata ma autorevole. Il loro stile, definito come “un connubio tra l’esasperazione new wave e la dolcezza del cantautorato italiano”, riuscirà a non deludere le aspettative di tutti coloro che fremono per l’inizio del festival.

Jacopo Bassetta

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