La Casa dello Studente nell’ex caserma Pierantoni riceve l’approvazione del Miur; necessari 8 milioni di euro per ristrutturazione e trasformazione

Arriva il sì dal Ministero dell’Istruzione al finanziamento per la trasformazione dell’ex caserma Pierantoni in una Casa dello Studente. Un progetto tanto voluto dall’Università, dalla Regione e dal Comune teatino il quale, nell’aprile del 2017, ha consegnato a titolo gratuito (per trent’anni) l’ex caserma all’Azienda per il diritto allo studio.

La vicenda:

Il nobile intento di riportare gli studenti sul colle e di riattivare l’economia locale si era impantanato nell’indifferenza degli enti amministrativi. Comune, Regione e Adsu, nonostante l’accordo preso, non hanno garantito la certezza dei fondi e hanno aspetto che fosse l’Università a fare il primo passo con un finanziamento pari ad un 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione della Pierantoni. Un finanziamento che da solo aveva poco senso in quanto quello che realmente mancava era un progetto organico, totalizzante; un progetto che racchiudesse tutte le dinamiche cittadine e che riuscisse a ridare funzionalità ad una parte della città svuotata di ogni sua componente.

Il Miur dice sì al finanziamento: Il Ministero coprirà per metà le spese dell’opera

Oggi, a ridare significato all’accordo preso due anni fa è la notizia arrivata dal Miur. La graduatoria non è ancora pubblica, ma la certezza del finanziamento da parte del Ministero ha portato una ventata di aria fresca non solo per le amministrazioni locali ma anche, e soprattutto, per i cittadini del centro storico che da tempo lottano per consegnare a Chieti la speranza di un volto nuovo.
Per la ristrutturazione e la trasformazione dell’immobile attualmente serveno 8 milioni di euro e il bando ministeriale coprirà il 50% delle spese: il progetto, presentato dall’Adsu nel 2017 per avere i soldi dalla legge 388/2000 messi a bando dal Miur, prevede la realizzazione di 120 alloggi, stanze singole e doppie con servizi complementari per gli studenti come palestra, sale studio, auditorium, biblioteca e lavanderia.

Chi finanzierà il restante 50%?

Ora resta solo un dubbio: chi finanzierà il restante 50%? L’Università ha deliberato il proprio finanziamento per la realizzazione dello studentato e il Comune ha consegnato la struttura a titolo gratuito all’Adsu. Chi manca all’appello è ancora la Regione alla quale spetterebbe la chiusura dei fondi previsti dando così il via ai lavori.
Non bisogna dimenticare, però, che manca ormai poco alle elezioni regionali e che in tempo di campagna elettorale tutto può essere soggetto di propaganda; la Pierantoni potrebbe rappresentare un obiettivo appetibile per i candidati alla presidenza ma il timore che uno di essi possa speculare solamente con grandi promesse.

Romboweb Abruzzo – Claudio Tucci

 

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