Il ministro afferma l’aumento dei posti a medicina. Ai test invece ci sarà più cultura generale e meno logica. 

Il ministro dell’università e della ricerca afferma di voler aumentare del 20% i posti disponibili a Medicina passando da 10 mila a 12 mila posti effettivi nell’anno accademico 2019/2020 . Passaggio questo che richiede gradualità e attenzione  in quanto possibile soltanto se le infrastrutture lo permettono. Intanto con il nuovo decreto si notano delle modifiche al test di medicina, architettura, odontoiatria, veterinaria e professioni sanitarie.

Meno logica e più cultura generale

Modifiche queste che vanno in netta controtendenza rispetto agli anni precedenti. Le modifiche al test prevedono che vengano aumentate le domande di cultura generale, fino al 2015 ridotte da  5 a 2, e dal prossimo anno aumentate da 2 a ben 12 domande che riguarderanno materie storiche, letterarie (sia italiane che straniere) e attualità. Le domande di cultura generale prendono piede a discapito delle domande di logica che scendono da 20 a 10.

Seconda novità : test facoltativo “attitudinale”

Sulla piattaforma “Universitaly” il candidato potrà svolgere un test psico-attitudinale, valutare il proprio profilo della personalità e di valutare la propria preparazione in quanto nel test saranno comprese 60 domande dei test precedenti e sottoposte negli anni precedenti.

Terza novità:  corsi di preparazione ai test

Tutti gli atenei saranno incentivati ad attivare corsi per preparare i futuri candidati ai rispettivi test di medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, medicina veterinaria e architettura.

Jacopo Bassetta 

Romboweb – Giornale studentesco universitario 

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