L’Ateneo d’Annunzio riattiva il Percorso dei 24 crediti per la Formazione iniziale degli insegnanti, ecco cosa c’è da sapere

L’Ateneo d’Annunzio riparte una nuova edizione del PeF24, erogando dei corsi mirati all’acquisizione dei 24 crediti previsti dal Miur per la formazione degli insegnanti. Nonostante le indicazioni ministeriali siano molto nebulose, numerosi Atenei italiani si stanno attrezzando per riavviare il percorso.

Cos’è il PeF 24

Il PeF 24 è un Percorso di formazione istituito dalle Università italiane per il conseguimento dei 24 crediti in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Tale percorso è finalizzato all’acquisizione da parte degli aspiranti insegnanti di competenze negli ambiti sopra menzionati, oltre ai crediti acquisiti attraverso il proprio percorso accademico. Questa riforma è stata introdotta dal Decreto Ministeriale n° 59 del 13 aprile 2017. In questo articolo una tabella riassuntiva dei crediti da sostenere.

A chi  è indirizzato

  • Potranno parteciparvi i laureati nei Corsi di Laurea Magistrale, Specialistica, Vecchio Ordinamento e quanti siano in possesso del Diploma di II Livello dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, o chi abbia un titolo equipollente a quelli sopra elencati.
  • Gli iscritti ai Corsi di Laurea Magistrale e al IV e V anno della Laurea Magistrale a ciclo unico, ai Corsi di Specializzazione e ai Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Ud’A, in regola con le posizioni contributive
  • Gli studenti Ud’A che, al momento dell’iscrizione al percorso PeF24, abbiano già consegnato domanda di laurea per la sessione autunnale e per quella straordinaria
  • Tutti coloro i quali, iscritti al precedente percorso PeF24 erogato durante l’A.A. 2017/2018, non siano riusciti ad acquisire tutti i crediti previsti dal proprio piano di studi ed intendano completarli con questa nuova edizione dell’A.A. 2018/2019.

Come sarà organizzato

Il Percorso di Formazione 24 crediti sarà articolato in insegnamenti da 6 cfu ciascuno non frazionabili, in ognuno degli ambiti disciplinari sopra menzionati. Ogni insegnamento prevederà 36 ore di didattica frontale, e sarà attivato solo nel caso in cui si raggiunga il numero minimo di 20 iscritti. Risulta fondamentale ribadire che le lezioni non avranno obbligo di frequenza, in virtù dei numerosi studenti già laureati o lavoratori. Si riporta di seguito la tabella degli insegnamenti erogati nell’ A.A 2018/2019:

Come funziona per il riconoscimento crediti già acquisiti?

Gli studenti che hanno già acquisito una parte o la totalità dei crediti in questione nella propria carriera universitaria possono richiedere il riconoscimento dei suddetti. Come fare? E’ necessario compilare dei moduli che sono reperibili online sul sito web dell’Ateneo, sulla pagina della Formazione iniziale degli insegnanti. I moduli sono suddivisi a seconda delle necessità: il modulo A per coloro che intendono ottenere il riconoscimento totale dei 24 crediti, il modulo B riservato agli studenti che sono attualmente iscritti presso l’Ud’A, il modulo C riservato ai laureati Magistrali presso l’Ud’A o presso altri Atenei. Tali moduli dovranno essere caricati online unicamente in formato PDF, e versando la marca da bollo dal valore di 16 euro, attraverso il MAV scaricabile dalla propria Area personale che sarà attivata al momento dell’immatricolazione al percorso. Per maggiori informazioni circa la modalità di compilazione dei moduli, consultare l’avviso di immatricolazione al Pef24, con riferimento all’articolo 5.

Quanto costa il PeF24?

Per poter perfezionare l’immatricolazione al PeF sarà necessario versare un contributo fisso pari a 60 euro, a cui bisognerà aggiungere un contributo variabile in base all’ISEE, ossia l’Indicatore della propria Situazione Economica. Tali importi dovranno essere corrisposti unicamente da coloro i quali sono già in possesso di una laurea o sono indipendenti dall’Ateneo o dall’Istitutuzione AFAM nella quale si è conseguito in titolo. Sono esenti invece dal pagamento tutti gli studenti iscritti ad un Corso di Laurea Magistrale, Scuola di Specializzazione o un Dottorato presso l’Ud’A e studenti portatori di handicap, fatto salvo la marca da bollo dal valore di 16 euro. I primi 76 euro (60+ 16) dovranno essere corrisposti entro la data di immatricolazione. La seconda parte della contribuzione invece verrà generata successivamente e verrà reso noto alla voce avvisi sulla pagina web dell’Ateneo. Riportiamo di seguito la tabella nella quale l’Ateneo riporta i costi in base al proprio indicatore economico:

Come ci si immatricola ed entro quando

L’immatricolazione può avvenire esclusivamente online entro e non oltre le ore 13.00 del 21 dicembre 2018. Per rendere più scorrevoli e comprensibili a tutti le modalità di immatricolazione è stata istituita un’apposita guida per poter registrare il proprio profilo utente. Durante la procedura sarà necessario caricare online i propri documenti personali, per cui è necessario munirsi della versione digitalizzata dei seguenti documenti:

  • Copia PDF di tutte le facciate del proprio documento di identità
  • Copia PDF del codice fiscale
  • Fototessera formato JPG (480×480 pixel)
  • Copia PDF del permesso di soggiorno (unicamente per studenti non comunitari o residenti all’estero)
  • Copia PDF debitamente compilata della dichiarazione sostitutiva di certificazione
  • Copia PDF del modulo per il riconoscimento crediti (sopra menzionati)
  • Copia PDF dell’attestazione che è stata rilasciata dagli altri Atenei nel quale bisognerà riportare la denominazione dell’attività di cui verrà chiesto il riconoscimento, l’SSD (ossia il Settore Scientifico Disciplinare) che dovrà necessariamente essere compreso fra quelli indicati nel D.M. 616/2017, il quantitativo di CFU, il voto conseguito e gli obiettivi formativi e/o il programma della materia, o in alternativa la copia PDF dell’autocertificazione degli esami sostenuti con riportati gli SSD, i CFU, l’A.A., data e sede di svolgimento e il link con il sito web dell’eventuale Ateneo di appartenenza.

L’Ud’A si prepara quindi ad una nuova edizione per la formazione degli insegnanti, ma quella che si respira è un’aria di caos e di poca chiarezza. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca non ha effettivamente reso noto attraverso un decreto quale sarà il fine del conseguimento di questi crediti. Se inizialmente l’ottenimento dei CFU in queste discipline era requisito necessario per poter accedere al concorso nazionale, adesso il Miur ha espresso la possibilità che tali crediti siano unicamente un punteggio aggiuntivo nella graduatoria del “concorsone”, senza però dare effettive certezze. L’Ud’A inoltre, non avendo messo a disposizione durante il mese di settembre un appello aggiuntivo per coloro i quali non hanno completato il piano di studi, si ritroverà a dover far fronte agli studenti dell’edizione precedente e di quella nuova, con la speranza che non si generi ulteriore scompiglio.

Redazione Romboweb Abruzzo– Martina De Marco Agrosi’

 

 

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