Gennaro Spinelli e Deborah Cieri, fondatori delle “Sardine d’Abruzzo”, invitano la popolazione alla manifestazione del 7 dicembre

Il 7 dicembre alle 18 e 30 si terrà a Pescara, piazza Salotto, la prima manifestazione delle Sardine abruzzesi, meglio definite col termine “Sardelle”, regionalismo che, nella terra forte e gentile, è sinonimo di “schiaffi” (morali, in questo caso).

“Abbiamo voglia di rivalsa, non ci sentiamo rappresentati da nessuno di attualmente al governo, stiamo dalla parte di chi non vuole odiare ma migliorare, dalla parte di chi non se la prende con nessuno perché è diverso e cerca di trovare le similitudini invece che le differenze, dalla parte di chi non arriva a fine mese e non contro quelli più disperati di noi”, queste le parole di Gennaro Spinelli che è, insieme a Deborah Cieri, organizzatore della manifestazione pescarese del prossimo sabato. 

Entrambi hanno studiato e si sono laureati presso l’Ateneo d’Annunzio; lei lavora come traduttrice e interprete, lui è violinista a tempo pieno e rappresenta, in Parlamento, la comunità rom italiana ed entrambi, dunque, hanno relazioni strette con altre culture, altre lingue, altre etnie e vorrebbero che anche piazza Salotto divenisse, per quella sera, più eterogenea e “più umana”, che si cingesse del “drappo di valori che le sardine portano avanti, che sono l’antifascismo, l’amore per la democrazia e per la Costituzione”.

Il 7 dicembre alle 18 e 30 si terrà a Pescara, piazza Salotto, una lezione di politica applicata cui parteciperanno tutti coloro che vogliono “sLegarsi” dalla destra (che ha vinto in febbraio le regionali con il candidato Marsilio, di Fratelli d’Italia) e che ci tengono a dimostrare di non far parte di quei 60 milioni di Italiani che Salvini dice di rappresentare; il 7 dicembre alle 18 e 30 in piazza Salotto gli slogan propagandistici si trasformeranno in dialogo.

Redazione Romboweb Giornale studentesco universitario
Desirée De Palma

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