Il progetto doveva collegare il campus universitario con il “Villaggio Mediterraneo”. Quel che resta è un auditorium mai costruito, una voragine, un ponte mai terminato e un contenzioso legale
Nasceva oltre dieci anni fa l’idea di poter realizzare un collegamento tra le strutture costruite per i Giochi del Mediterraneo (Pescara 2009) e l’Università d’Annunzio. L’occasione si presentava estremamente allettante ma, come avviene spesso in Italia, le strutture, quelle essenziali, vennero consegnate a pochi giorni dall’inizio dei giochi lasciando tutte le altre opere in stato incompiuto.
Secondo il progetto, ad affiancare i complessi destinati agli atleti, era previsto il 65% della cubatura totale da destinare a servizi : Piazzale “dello studente”, aree verdi, auditorium da 1200 posti, e un nuovo polo didattico, tuttavia quei faraonici progetti incontrarono burocrazia e tempistiche “italiane”, gli enti pubblici si arresero man mano non mantenendo l’impegno dato.
A oggi il “ponte dello studente” si presenta inesorabilmente incompiuto e lasciato all’incuria, mentre dell’auditorium non vi è alcuna traccia se non un’ampia voragine lasciata nel terreno. Il nuovo polo didattico? Forse leggenda metropolitana. Quel che resta è una colata di asfalto e un contenzioso con cifre a sei zeri.
Romboweb-Abruzzo Jacopo Bassetta
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