UniBo: dalla vicenda dei tremila studenti risultati idonei ma non assegnatari fino all’ accordo fra Azienda, Regione e Atenei. Ecco come si è svolta la vicenda riguardante le borse di studio

 

Ogni nuovo anno porta generalmente con sé speranze e buoni propositi, e il 2018 non è stato sicuramente da meno. Le speranze, in questo caso, sono state quelle di 3147 studenti che, pur risultando idonei a ricevere la borsa di studio, non sono risultati assegnatari nelle graduatorie. Sul concludersi dello scorso anno, infatti, questi studenti hanno ricevuto una comunicazione da parte dell’Azienda regionale per il Diritto agli Studi Superiori che si scusava per il disagio, motivato dall’ assenza di fondi sufficienti.

L’Azienda e la regione non si sono fatti di conseguenza attendere nel richiedere ulteriori fondi al ministero, necessari a coprire le borse di studio mancanti, come non si sono fatte attendere le proteste degli studenti, sia nei singoli Atenei che coordinate.
In particolare diversi collettivi di studenti hanno reagito ritenendo inaccettabile il mancato riconoscimento del diritto allo studio, ed esortando tanto l’Azienda quanto la Regione a non disinteressarsi.
Il motivo di tale sufficienza sembra di essere attribuito soprattutto all’aumento di nuovi iscritti di circa il 20%, stando a quanto dichiarato dall’assessore Bianchi durante un incontro con gli studenti nella consulta regionale.
Non sono di conseguenza mancate le misure, ai limiti del legale, volte a garantire la maggior copertura possibile, come in particolare la riduzione di circa il 4% dell’ importo delle borse di studio assegnate in modo tale da recuperare più fondi possibili da redistribuire.
Come era stato previsto, nella seconda metà di Gennaio si è giunti ad un’accordo fra la Regione, Er.Go e i quattro Atenei della region.
L’azienda Er.Go si è impegnata a garantire l’erogazione di alcuni servizi gratuitamente, e gli Atenei dal canto loro copriranno con i propri fondi la cifra necessaria al fine di garantire le borse di studio al 100% degli aventi diritto

L’intera vicenda porta alla luce un problema effettivo e innegabile: l’esigenza di una revisione dei criteri nazionali di assegnazione che dovranno tener conto dell’utenza effettiva degli atenei al fine di garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti idonei.

Redazione Romboweb Bologna – Giuseppe Vignanello

 

 

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