Nonostante le difficoltà del periodo alcuni docenti si rifiutano di registrare le lezioni: Udu a lavoro per garantire tutti i mezzi a disposizione per la didattica.

L’anno accademico 2020/2021, nonostante la pandemia, sembra essere iniziato nei migliori dei modi: seppur non con le classiche modalità, gli studenti sono stati ben disposti nel tornare a frequentare le lezioni
in presenza, talvolta in modalità mista, a seconda degli atenei. Infatti le modalità previste con cui frequentare le lezioni sono duplici: in presenza e a distanza grazie alle piattaforme abbondantemente collaudate nel periodo di lockdown. Queste permettono, inoltre, di registrare le lezioni in modo da poter essere riascoltate successivamente. Tale modalità permette anche di lasciare salvate le registrazioni per un arco di tempo indefinito.

Nonostante ciò gli studenti hanno riscontrato grandi difficoltà: molti docenti si sono rifiutati e continuano a rifiutarsi di registrare le lezioni, ed altri hanno deciso di lasciare le registrazioni disponibili solo per 48 ore.
Tutto ciò ha recato non pochi disagi tra gli studenti al punto che l’associazione di rappresentanza UDU, Unione degli Universitari, ha deciso di lanciare una petizione affinchè tale problema venga arginato.
«La modalità telematica da quest’anno è diventata uno strumento fondamentale per permetterci di seguire le lezioni» afferma Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari, che continua «molti tra noi studenti non possono seguirle in tempo reale per motivi legati al lavoro, a problemi di connessione, a malfunzionamenti dei software utilizzati o per altri motivi personali». Inoltre, secondo Gulluni, la questione delle registrazioni è di fondamentale importanza poiché, asserisce, «è inaccettabile che gli studenti abbiano pagato le tasse per non poter seguire nemmeno le lezioni e prepararsi agli esami». Enrico Gulluni insieme con il Ministro dell’università e della ricerca Gaetano Manfredi e tutti gli atenei continuano a chiedere con fermezza che tutti i docenti garantiscano non solo la registrazione delle lezioni, ma anche la loro permanenza sulla piattaforma in uso per la didattica. «Per questo chiediamo che le lezioni vengano registrate, che l’università vada incontro alle esigenze di tutte e tutti. La didattica telematica deve essere pienamente fruibile e a disposizione di tutte e tutti.» Con queste parole conclude Enrico Gulluni che ricorda a tutti gli interessati che è possibile firmare la petizione.

Per aderire alla petizione clicca qui

Redazione Romboweb – Marzia Cotugno

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