Il Comune di Chieti aderisce alla mobilitazione nazionale di Amnesty International per chiedere giustizia sulla morte di Giulio Regeni: lo striscione e le parole del sindaco Ferrara

Chieti per Regeni

Lunedì 11 gennaio anche la città di Chieti, tra gli altri Comuni italiani, ha aderito alla mobilitazione nazionale per la richiesta di giustizia promossa da Amnesty International sul caso di Giulio Regeni. Presenti all’affissione dello striscione della mobilitazione, davanti alla sede comunale, non solo il sindaco Diego Ferrara, ma anche la responsabile del Gruppo 166 Pescara-Chieti, Cecilia Fusilli, e il consigliere comunale Paride Paci.

«Abbiamo voluto aderire alla campagna per unire la nostra voce a quella di chi chiede che questo omicidio non resti insoluto e senza colpevoli. Ribadiamo la nostra vicinanza ai familiari». Queste le parole del sindaco Ferrara, il quale si dice onorato nell’aderire alla mobilitazione di Amnesty International dati soprattutto gli ultimi accertamenti sulla morte di Regeni, il giovane dottorando catturato, torturato e ucciso da probabili aguzzini. In seguito al discorso del sindaco, la responsabile del Gruppo 166, Cecilia Fusilli, ha chiarito come, nonostante siano stati trovati evidenti segni di violenza sul corpo di Regeni, il Governo egiziano ha dichiarato la completa innocenza al riguardo e, in seguito a depistaggi e mancata collaborazione, nello scorso dicembre la procura di Roma ha chiuso le indagini preliminari. La Fusilli sostiene quanto sia importante evidenziare le ingiustizie attraverso mobilitazioni documentate che, come unico fine, hanno quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e di smuovere coloro che posseggono posizioni di potere. E questo è ciò che ha fatto il comune di Chieti attraverso l’affissione dello striscione: ha preso posizione ed è entrato in campo, mettendosi dalla parte della vita e dei diritti umani.
Il consigliere Paride Paci aggiunge quanto sia importante nonché doveroso non chiudere gli occhi davanti alla violazione della libertà, sostenendo così il comune e la sua scelta politica. «Il Comune deve battere i pugni e difendere la libertà individuali di ogni individuo. Ci auguriamo che prenda posizione anche il governo italiano, per tutti i cittadini che credono nella libertà e hanno rispetto della vita e della fine di Giulio Regeni».

Redazione Romboweb – Anna Alisea Lauria

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