Oltre dieci vie densamente abitate da studenti sono coinvolte nel disservizio. La rete idrica non regge sufficientemente la pressione. Lo scalo rimane a secco.

Gli studenti si uniscono ai cittadini di Chieti per protestare contro lACA, Azienda Comprensoriale Acquedottistica, che si occupa dell’erogazione dell’acqua presso i complessi urbani di Chieti e Pescara, e contro l’amministrazione comunale. 

La rete idrica non reggerebbe sufficientemente la pressione e per evitare la rottura delle tubature si è predisposto l’abbassamento della pressione idrica. L’effetto di questa misura precauzionale ha causato il disservizio idrico tra le 7 del mattino e le 22, un disservizio che si protrae ormai da giorni. Le vie maggiormente colpite sono: via Palena, via Atessa, via Pescara, via Sulmona, via Muzio Pansa, via Salvo D’acquisto, viale Benedetto Croce, vie in cui risiedono numerosi studenti.

L’unica vera parte lesa in questa vicenda, come di consueto, risulta essere la comunità studentesca. Comunità che rappresenta da anni ormai un efficiente motore economico per la città di Chieti. Sembrerebbe sfuggire all’amministrazione teatina infatti, che gli studenti, essendo inquadrati come “non residenti”, contribuiscono al servizio idrico pagando in bolletta quasi il triplo rispetto ad un normale residente.

Redazione Romboweb-Chieti

Jacopo Bassetta

 

 

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