Le opere dell’artista Pietro Cascella ancora vittime di vandalismo. Poco rispetto per il Trono e l’Agorà proprietà della d’Annunzio.

Si torna a parlare di degrado all’Università d’Annunzio. Questa volta non delle varie carenze strutturali dell’ateneo più grande d’Abruzzo, ma di atti vandalici probabilmente opera di alcuni studenti. 

Il Maestro Pietro Cascella (1921-2008), artista, scultore

Sin da bambino si avvicina al mondo dell’arte grazie agli insegnamenti del padre e del nonno, anche loro artisti. nel 1938 si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia delle Belle Arti sotto la guida del suo maestro Ferrazzi. Subito dopo la guerra partecipa insieme al fratello Andrea alla Biennale di Venezia e da lì la sua ascesa artistica inizia nel migliore dei modi. le sue Opere fondono il linguaggio della scultura moderna e dell’impegno sociale.

Nuova arte contemporanea o stilizzazioni di capricci adolescenziali?

Il famoso “Trono” di Pietro Cascella, simbolo dell’università d’Annunzio e simbolo dei nostri laureati, negli ultimi mesi è stato oggetto della goliardia studentesca per ben due volte. Nel mese di marzo il trono mostrava varie macchie di colore rosso intenso forse provocate dall’accensione di fumogeni durante i festeggiamenti di laurea o da una bomboletta spray. Nel mese di maggio invece, il trono è diventato la tela di artisti alle prime armi che hanno espresso e dato vita al proprio “amore” con varie scritte e disegnini.

La fontana di Cascella diventa un’isola dis-ecologica

Anche la famosa fontana “Agorà” cambia volto e funzione. Visto il suo misterioso mancato funzionamento, la fontana è divenuta un luogo di incontro per gli studenti in vista delle prime giornate primaverili. Molti studenti consumano lì il loro pranzo o la loro pausa caffè dimenticando poi di buttare l’immondizia. Nel tempo cartacce, lattine e mozziconi si stanno accumulando formando una nuova pavimentazione.

Disinteresse dell’Ateneo o mancaza di civiltà degli studenti?

Le due opere architettoniche sono un dono all’università da parte dell’artista pescarese Pietro Cascella, personalità artistica d’eccellenza del secolo scorso. Le sue opere sono presenti in tutto il mondo: da Milano a Tel Aviv, fino a Riad. 

Ma alla d’Annnunzio, gli studenti hanno deciso di trattare le opere del Maestro Cascella come se fossero muri di una qualunque metropolitana. Così il Trono, simbolo dei laureati dell’ateneo, e la fontana, diventano tele per capricci adolescenziali di giovani ribelli dal gusto estetico discutibile.

Dall’altra parte, studenti lontani da queste pratiche in stile romanzo di Federico Moccia chiedono una maggiore accortezza e manutenzione da parte dell’ateneo. È il caso, ad esempio della fontana Agorà. La sua inattività ha fatto sì che la struttura diventasse un cassonetto dell’immondizia in chiave moderna, una “merda d’artista” nel senso letterale.

Romboweb Abruzzo Giornale studentesco universitario 

Michele Neri

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